FINI AGLI EX COLONNELLI: “AVETE PERSO DIGNITA’, IL POTERE VI HA DATO ALLA TESTA”
“PRIMA AVEVATE DEGLI IDEALI, ORA SIETE DIVENTATI I PORTAVOCE DI BERLUSCONI, VI COMPORTATE COME DEGLI SCENDILETTO”… NERVI TESI AL PRANZO CON GASPARRI, ALEMANNO, LA RUSSA E MATTEOLI…AUT AUT DI FINI: “D’ORA INNANZI O CON ME O CONTRO DI ME”
Il pranzo di due giorni fa voluto dal Presidente della Camera deve essere risultato indigesto agli invitati.
Ma Fini aveva intenzione di chiarire e lo ha fatto con gelido distacco: davanti a lui i suoi ex compagni (si fa per dire…) di partito, ovvero Gasparri, La Russa, Alemanno, Matteoli (gli ex colonnelli) e un pugno di amici, Ronchi, Urso, La Morte e Augello.
Dopo mesi di tensioni, dopo la rottura quasi dei rapporti personali ( con Gasparri non si parlava più da tempo) ecco il Fini-pensiero: “Siete diventati degli ultras da stadio, non vi riconosco più. Prima facevate delle battaglie, avevate degli ideali, ora siete diventati i portavoce di Berlusconi, vi comportate come degli scendiletto, non avete un minimo di schiena dritta…Avete perso ogni dignità , il potere vi ha dato alla testa”.
Nel gelido silenzio, Fini incalza: “O siete con me o contro di me. Tra qualche giorno incontro Berlusconi, voglio sapere se lo ha delega in bianco per trattare anche per conto vostro”.
La Russa tenta una timida difesa (è o no ministro della Difesa?): “E’ facile parlare, noi Berlusconi lo sentiamo tutti i giorni, tu non ti fai mai sentire”. Quando parla Gasparri, è quasi rissa: “Non ti capiamo più, fai tutto da solo, sei uno di sinistra” e Matteoli aggiunge “Silvio ci bacia ogni giorno, tu nemmeno rispondi al telefono”.
Fini interviene e nega di voler costruire un nuovo gruppo, ma rincara la dose: “Vi rendete conto che siete in un partito, senza decidere praticamente mai nulla? Siete solo capaci di sottostare agli ordini di Tremonti senza battere ciglio. Il Pdl è succube della Lega e voi non muovete un dito”.
I colonnelli abbozzano, Fini ha raggiunto il suo scopo: “Ho voluto mandare un segnale, ora risponderanno, altrimenti vado da Berlusconi e chiedo di cambiare tutto”.
E qui il riferimento è al famoso rapporto 70% a 30% tra le due componenti cofondatrici del Pdl.
Il ragionamento di Fini è semplice: “Se una parte dellla componente di An è passata con il premier per convenienza, si rinegozia il 30%, perchè questa percentuale deve rappresentarmi”.
In pratica finiani doc al posto dei transfughi che devono allora essere computati nel novero dei forzaitalioti.
Fini pare determinato ad andare avanti su questa strada: con 20 senatori e 50 deputati se lo può permettere.
Non riteniamo peraltro ci sia motivo di stupirsi dell’atteggiamento di certi colonnelli: a parte l’ambizione personale che li ha sempre animati e disposti ad ogni compromesso già in An, il problema è di cultura politica.
Per Gasparri la destra deve essere reazionaria, forcaiola e leghista da sempre, quindi è coerente con la sua derivazione.
Altri hanno usato i temi sociali in passato solo per giustificare una corrente e arrivare in Campidoglio, salvo poi isolarsi dal dibattito interno al Pdl.
Fini porta avanti, in buona fede o no non ci interessa al momento, una destra moderna, attenta al sociale e ai temi del futuro, gli altri non hanno idee, sono solo megafoni sfiatati della retorica berlusconiana.
Certo, in An non si è mai discusso a causa di Fini e di chi gli faceva da scendiletto, ma questa non è una giustificazione per accettare che tale prassi continui nel Pdl.
Di errore in errore si arriva solo alla tragedia finale.
Da parte nostra precisiamo che certe tesi le sosteniamo da due anni, non siamo certo gli ultimi arrivati. Se poi da diversi mesi Fini condivide alcune nostre idee ne siamo lieti, nulla di più.
E’ il momento che il Pdl riveda la politica sulla immigrazione, il rapporto con la Lega, la politica estera, gli interventi sociali, la legalità .
E che la finisca con gli spot e le accuse a mezzo mondo.
Siamo un Paese diviso a metà , finiamola di fare gli arroganti e si riprenda la strada del dialogo.
E se a darci degli inciucisti sono coloro che è da una vita inciuciano è solo per noi un motivo di onore. Oltre che di una sonora risata.
La vignetta è di Alfio Krancic.
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