SCIOPERO FINCANTIERI: IL PREMIO DI PRODUZIONE NEGATO AI LAVORATORI DI SESTRI, SPEZIA E ANCONA
DOPO AVERLI PROMESSI, L’AZIENDA NEGA 750 EURO DI “PREMIO DI EFFICIENZA” AI TRE STABILIMENTI….COME SE LE COMMESSE LE PERDESSERO GLI OPERAI E NON LA DIREZIONE…GENOVA SI MOBILITA A DIFESA DEI LAVORATORI…MA NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IL LEGHISTA LIGURE BELSITO DIFENDE GENOVA O IL VENETO?
Le centinaia di lavoratori della Fincantieri di Sestri Ponente continuano l’occupazione del cantiere navale.
Nonostante gli incontri tra azienda e sindacati, la situazione non si sblocca e Genova è spesso attraversata dai cortei di protesta.
Il premio di efficienza che è stato assegnato dalla direzione aziendale agli stabilimenti veneti di Porto Marghera e Monfalcone, è stato negato a quelli di Sestri Ponente, La Spezia e Ancona.
Si tratta di 750 euro una tantum su cui tante famiglie sotto Natale facevano conto e che improvvisamente sono sparite, nonostante tante promesse. Un’azienda che ha respinto persino un sindacato sostenendo: “Andatevene pure, con voi non tratto”, la dice lunga sul tipo di operazione che intende mettere in atto e di cui abbiamo già denunciato l’inciucio.
Con la scusa del “basta coi provvedimenti a pioggia”, Fincantieri sostiene che “l’azienda si difende migliorando la produttività “.
Peccato che se non sia certo responsabilità dei lavoratori se Fincantieri ha perso un ordine da un miliardo di euro per due navi che saranno costruite dai cantieri tedeschi.
In Germania l’agenzia per l’export ha garantito semplicemente condizioni migliori per la copertura assicurativa di quanto non avesse fatto l’italiana Sace: le responsabilità sono governative.
L’armatore Carnival delle navi italiane è soddisfatto, ma chissà perchè le commesse certe finiscono quasi sempre in Veneto, a Porto Marghera , a Trieste e a Monfalcone.
Per misurare la produzione occorre anche essere messi nella condizione di produrre e i parametri qua diventano soggettivi.
C’è un imput politico preciso che vuole favorire gli stabilimenti veneti per fare un favore a Bossi.
Non a caso, in questi giorni in cui tutti hanno espresso solidarietà ai lavoratori di Sestri e di Spezia, dagli enti locali alla Curia, e si prevede per oggi un incontro con il ministro Scajola a Roma, è significativo il silenzio assoluto della Lega.
Lega che nel consiglio di amministrazione di Fincantieri ha “imposto” un ligure, Francesco Belsito, il quale, invece che rappresentare gli interessi dei lavoratori liguri, tace.
E chissà come mai tace: forse che lo stipendio che percepisce come amministratore per conto di Bossi gli impedisce di avere una opionione?
O forse perchè è stato messo a quel posto per tutelare gli interessi veneti a scapito di quelli liguri?
Chiariamo che i 750 euro sono dovuti per contratto, ora Fincantieri dice che c’è chi li merita e chi no.
L’ultima proposta è singolare: ve ne diamo 300 subito e poi ne riparliamo, se state buoni, l’anno prossimo.
Eppure Sestri non ha mai consegnato una nave in ritardo, ha ricevuto elogi da Carnival crociere, i ponti a Sestri non si sono mai spezzati come a Trieste. A Trieste hanno consegnato una nave con 3.500 remark ( imperfezioni) a Sestri sono zero.
A Sestri lavorano ancora su macchine del dopoguerra e con bulloni che cadono dalle gru, altro che produttività : il tutto per stipendi di 1.200 euro.
Se qualcuno vuole giocare sulla pelle degli operai una partita geopolitica esca allo scoperto, dica chiaramente che si vogliono chiudere certi stabilimenti a vantaggio di altri.
E qualche reggicoda padano che percepisce tre volte lo stipendio di un lavoratore che si fa un mazzo così in cantiere chiarisca se il suo mandato prevede o no difendere anche gli interessi della cantieristica ligure.
Così i liguri sanno per chi votare.
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