GIMBE: CALANO I VACCINI NELLA FASCIA 5-11 ANNI E CROLLANO IN QUELLA DEGLI OVER 50
7,1 MILIONI DI ITALIANI SENZA UNA DOSE, COPERTURA CON TRE DOSI FERMA ALL’83,5%
Nella settimana dal 2 all’8 febbraio si registra un calo dei nuovi vaccinati contro il Covid: sono stati 186.744 rispetto ai 278.940 della settimana precedente, pari a -33,1%.
In particolare, nella fascia 5-11 anni sono stati 77.985, con una netta flessione del -35,2% rispetto alla settimana scorsa.
Quindi 1.283.289 bambini hanno ricevuto almeno una dose (di cui 761.023 hanno completato il ciclo), con un tasso di copertura nazionale che si attesta al 34,9% ma con molte differenze regionali: si va dal 18,9% della Provincia Autonoma di Bolzano al 51,5% della Puglia.
E tra gli over 50, nonostante l’obbligo vaccinale e l’obbligo di green pass rafforzato sui luoghi di lavoro, il numero di nuovi vaccinati è sceso ancora, attestandosi a 47.951, pari a -41,6% rispetto alla settimana precedente.
Sono i dati che emergono dal nuovo monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, che segnala anche “un continuo calo” nelle fasce 12-19 e 20-49 anni.
Ci sono inoltre, avverte il report, ancora troppi non protetti dal vaccino.
L’85,4% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino contro il Covid-19 e l’82% ha completato il ciclo vaccinale, ma 7,1 milioni di persone non hanno ancora ricevuto nemmeno una somministrazione.
Il tasso di copertura delle terze dosi è, invece, all’83,5% ma con nette differenze regionali: si va dal 77,5% della Sicilia all’89% della Valle D’Aosta. I dati sono aggiornati alle ore 18 del 9 febbraio.
“Questi dati – si legge – portano a due considerazioni: se da un lato il fatto che oltre 1,7 milioni di persone siano entrate in contatto con il virus alza il livello di immunità della popolazione, dall’altro il numero di persone non protette da Covid-19 è ancora molto elevato e, soprattutto, l’immunità derivante dall’infezione cala progressivamente nel tempo, confermando la necessità di vaccinarsi entro 6 mesi dall’avvenuto contagio”.
Sui nuovi casi il report afferma: “Sì a ottimismo, no a mosse azzardate”. Dal 2 all’8 febbraio i nuovi casi di Covid in Italia vedono, per la seconda settimana consecutiva, una netta flessione registrando un -27,9%. Sono stati, infatti, 649.345 rispetto ai 900.027 della settimana precedente. Un calo dovuto, “in parte alla minore circolazione del virus, documentata dalla riduzione del tasso di positività dei tamponi, e in parte alla riduzione dei tamponi” che, tra antigenici e molecolari, nello stesso arco di tempo è calata del 15,5%.
Ma non accenna a calare il numero dei decessi, che sono stati 2.587 (+0,2%), di cui 251 riferiti a periodi precedenti. Intanto continua il lento calo del peso della pandemia sulle strutture ospedaliere.
Nella settimana 2-8 febbraio c’è stata una riduzione del 7,7% dei ricoveri con sintomi, che sono stati 18.337 rispetto ai 19.873 della settimana precedente. Allo stesso modo, si vede anche una riduzione dell’11,2% dei ricoveri nelle terapie intensive, che sono stati 1.376 rispetto a 1.549.
Nella settimana 2-8 febbraio, infine, ad eccezione di Calabria, Sardegna e Sicilia (sulla quale pesano i ricalcoli dell’ultima settimana), in tutte le Regioni si rileva una riduzione percentuale dei nuovi casi, che vanno dal -9,4% della Basilicata al -50,4% della Valle d’Aosta. Ma sono ancora 70 le Province con incidenza superiore ai 1.000 casi per 100.000 abitanti, distribuite in tutte le Regioni ad eccezione di Molise e Valle d’Aosta.
(da agenzie)
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