GIORNATA D’INFERNO PER IL M5S: “ABBIAMO GIA’ UN GOVERNO CRITICATO CON UN PREMIER SCONOSCIUTO, CI MANCAVA GIUSTO DARE IL FIANCO ALLA MANCANZA DI CREDIBILITA'”
UNITA’ DI CRISI GRILLINA, LA COSMESI DEL CURRICULUM DI CONTE FA SCATTARE IL PANICO… POSSIBILE CHE CONTE DOPO ORE NON ABBIA NULLA DA DICHIARARE SU QUANTO STA EMERGENDO?
Una mattinata d’inferno.
Nemmeno il tempo di pronunciare il suo nome al Quirinale, ed ecco che su Giuseppe Conte si abbatte la tempesta perfetta.
Quella che buca anche tra i più disinteressati alle vicende politiche, quella più facile da cavalcare per i detrattori: il ritocchino (se non la falsificazione vera e propria) del curriculum.
Appena scoppia la bomba si riunisce una vera e propria unità di crisi nel Movimento 5 stelle. E la linea telefonica con il presidente del Consiglio designato non si interrompe un attimo per tutta la mattinata. Il professore amministrativista avrebbe detto di essersi perfezionato alla New York University, nei cui archivi mai compare il suo nome. E avrebbe — si legge sul sito dei civilisti italiani — approfondito i suoi studi giuridici presso l’International Kultur Institut, che in realtà non è altro che una scuola di lingue.
Taroccamento? Forse non fino a quel punto.
Forse un semplice abbellimento, qualche parolina roboante per mettere a curriculum qualcosa che altrimenti non avrebbe dignità di esservi inserita.
Almeno non come tale. “È normale che un professore soggiorni presso università internazionali — spiega la war room stellata — per studiare, magari al fine di qualche pubblicazione”. Vero.
Ma in questo caso nel cursus honorum rientrerebbe l’eventuale volume, non le biblioteche presso le quali si sono consultate le fonti.
“Vanità delle vanità , tutto è vanità “, recita il Qoelet.
Così l’istituto viennese che nel testo a disposizione del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa viene definito semplicemente come un “soggiorno studi” (di tedesco, dunque, si presuppone), sul portale dei civilisti viene infilato tra l’alta formazione professionale.
Abbellimenti, che in Italia scatenano tempeste in un bicchier d’acqua. Ma che tutt’altro peso hanno a livello internazionale.
La preoccupazione è scattata soprattutto per questo: “Un conto è che ne scriva un giornale italiano — spiegano — un altro è che sia il New York Times, che ha un’eco internazionale fortissimo su un versante su cui all’estero sono molto sensibili”.
È questo a preoccupare in particolar modo i 5 stelle. “Stiamo mettendo in piedi un esecutivo che in Europa è già criticato, con un premier misconosciuto. Ci manca solo una botta alla sua credibilità “, commenta uno dei massimi vertici del Movimento.
Nelle stanze di Di Maio si elabora la strategia. Un’operazione complessa, che ha richiesto più di quattro ore. Poi arriva la replica: “Conte, come ogni studioso, ha soggiornato all’estero per studiare, arricchire le sue conoscenze, perfezionare il suo inglese giuridico. Per un professore del suo livello sarebbe stato strano il contrario.
Certo, è una faccenda da trattare con i piedi di piombo. Argomento di conversazione anche tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini, riuniti nel primo pomeriggio per sciogliere i nodi principali della squadra di governo (leggasi: Savona all’Economia). Perchè se è vero che il Quirinale coltiva ancora dei dubbi sulla nomina del professore a capo del governo, l’affaire curriculum potrebbe rinsaldarli.
Probabilmente un caso di ritocchini, di abbellimenti superficiali di un curriculum che per solidità non ne avrebbe bisogno. Risibili, se non confermassero un’antica tradizione dell’italica gente.
È la vanità del Qoelet, che travalica i secoli e la storia e investe come un treno il governo del cambiamento, che già rischia ancor prima di partire di essere ragionevolmente simile ai tanti che l’hanno preceduto: “Ciò che è stato sarà , e ciò che si è fatto si rifarà ; non c’è niente di nuovo sotto il sole”.
E in serata piovono smentite anche da Malta, Cambridge, Parigi.
La valanga rischia di travolgere il premier mai votato e che nessuna universitò estera pare di conoscere.
Un delirio
(da agenzie)
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