I CORI RAZZISTI CONTRO MUNTARI A CAGLIARI E L’ARBITRO DI VARESE CHE INVECE CHE SOSPENDERE LA PARTITA AMMONISCE LUI
L’EX GIOCATORE DI MILAN E INTER LASCIA IL CAMPO PER PROTESTA… UN ARBITRO INDEGNO CHE ANDREBBE RADIATO
Si è lamentato con l’arbitro per cori razzisti allo stadio Sant’Elia di Cagliari, ma è stato ammonito e per questo ha deciso di lasciare il campo.
Protagonista della vicenda Sulley Muntari durante la partita tra Cagliari e Pescara. L’ex giocatore di Milan e Inter ai microfoni di Premium Sport ha ricostruito i fatti: “Avete visto tutti quello che è successo. I tifosi facevano i cori durante il primo tempo. C’era un bambino piccolo che li faceva con i genitori vicino. Allora sono andato lì e gli ho detto di non farlo. Gli ho dato la maglia, per insegnare che non si fanno queste cose. Serve dare esempio per farli crescere bene. Poi nel secondo tempo è successo con la loro curva e ho parlato con l’arbitro. E lì mi ha fatto inc… Mi ha detto che non dovevo parlare con il pubblico. Gli ho chiesto ‘ma tu non hai sentito?’ Ho insistito dicendogli che doveva avere il coraggio di fermare la partita. L’arbitro non serve solo a stare in campo e fischiare, deve fare tutto. Anche sentire queste cose ed essere da esempio”.
L’allenatore del Pescara Zdenek Zeman ha commentato così la decisione del suo centrocampista. “Muntari ha abbandonato il campo per i cori razzisti, ma non dobbiamo farci giustizia da soli. Facciamo tante chiacchiere e poi ci si passa sopra. Si parla tanto di razzismo, oggi è successa questa cosa a Muntari che gioca in Italia da diversi anni. Vogliamo che cambi la mentalità ”.
Resta il fatto che il regolamento parla chiaro: a fronte di cori razzisti il direttore di gara deve semplicemente dichiarare sospesa la partita, in qualsiasi categoria e latitudine.
Chi non solo finge di non sentire ma ammonisce il giocatore vittima di insulti razzisti è una persona indegna di svolgere il suo ruolo e va radiato.
(da agenzie)
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