I GIOVANI ANTISEMITI DI FDI CHE INNEGGIANO A HITLER NON SARANNO MAI ESPULSI, FINE DELLA PRESA PER I FONDELLI
OK LE DIMISSIONI DELLE “MELE MARCE” FLAMINIA PACE ED ELISA SEGNINI, MA NON SARANNO PRESI PROVVEDIMENTI SULL’ORGANIGRAMMA DEL MOVIMENTO GIOVANILE “GIOVENTÙ NAZIONALE”… SARÀ AVIVATO UN PROCEDIMENTO DISCIPLINARE, MA I TEMPI SARANNO LUNGHI E NON SARANNO TOCCATI “QUEI RAGAZZI STUPENDI” (GIORGIA-DIXIT)… LA DELUSIONE DI ESTER MIELI, EBREA CHE SI È CANDIDATA CON FDI
«In merito ai filmati diffusi da Fanpage voglio precisare che, come senatrice della Repubblica italiana componente di FdI, non mi riconosco in quelle immagini, in quei comportamenti e in quelle parole. Non ritrovo la realtà che conosco di Fratelli d’Italia e Gioventù nazionale».
La secca reazione di Ester Mieli all’inqualificabile materiale emerso su di lei in quelle immagini non svela alcuna incrinatura col suo partito: «È evidente che la presenza di elementi nostalgici piegati a un passato riprovevole e criminale non mi appartengono. Le parole e i comportamenti sono per me motivo di condanna e di disapprovazione».
Frasi calibrate con attenzione per ribadire la sua fiducia in Fratelli d’Italia: «Sono sicura che i vertici sapranno confermare la vocazione e la sostanza di un partito conservatore completamente libero da ideologie e comportamenti nostalgici» .
Torniamo all’ottobre 2022. Ester Mieli si candida al Senato nel centrodestra in quota FdI. E non sono pochi a chiedersi perché una ebrea romana abbia deciso così.
La risposta arriva da molte sue affermazioni di quel periodo: «La mia è una candidatura da cittadina italiana, ogni ebreo in Parlamento rappresenta sé stesso e non la sua comunità di appartenenza». Un modo per non coinvolgere nella sua scelta politica la Comunità ebraica romana, straziata tra l’ottobre 1943 e il giugno 1944 dai rastrellamenti nazisti.
Ester Mieli ha attraversato non pochi mari politici. Con Walter Veltroni sindaco di Roma partecipa alle primarie del Pd nel 2007 («di Veltroni ho grande stima e di lui mi colpisce soprattutto la forza»). Ma poi nell’ultima stagione di Gianni Alemanno, sindaco fino al 2013, diventa portavoce della giunta di centrodestra.
In quell’anno dice no anche alla proposta di candidatura nella lista Monti. Guida la comunicazione della Comunità ebraica romana ma resta, politicamente, nell’area del centrodestra.
Nel gennaio 2016 firma con suo nonno Alberto, classe 1925, scomparso poi nel 2018, sopravvissuto ad Auschwitz e a Mauthausen il libro Eravamo ebrei. Questa era la nostra ultima colpa (Marsilio).
Paolo Conti
(da il “Corriere della Sera”)
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