I TENTATIVI DI INFILTRAZIONE NEI CIRCOLI GIOVANILI DI FUTURO E LIBERTA’ DA PARTE DEGLI AMICI DI MAMONE E MALATESTI
LA TESTIMONIANZA DELLA COORDINATRICE PROVINCIALE DI GENERAZIONE FUTURO DI GENOVA SMENTISCE L’AVVENUTO ALLONTANAMENTO DI PERSONAGGI SOSPETTI DA PARTE DI NAN… LA RICHIESTA DI INCONTRO E LA PROPOSTA DI UN TESSERAMENTO TAROCCATO
Nella risposta che il coordinatore regionale Enrico Nan ha rilasciato al Secolo XIX di oggi ho letto con interesse questo passaggio:
“All’interno della sede alcuni mi dissero che i Mamone erano soggetti chiacchierati: chiamai allora la segretaria e le dissi che qualora avessero richiesto un altro appuntamento non li avrei più voluti ricevere. Non si fecero mai più vedere , nè sentire, se li incontrassi per strada non saprei riconoscerli“.
Che strano!
Ricostruendo i fatti ci sono punti che non tornano…forse è meglio fare una veloce ripassatina del “dietro le quinte”.
Se questi personaggi fossero stati davvero ritenuti così sospetti mi chiedo perchè la segretaria di Nan, che già avrebbe dovuto essere stata avvisata di tenerli lontani, insistette così tanto per fissare un incontro tra i giovani di Generazione Futuro e quello che poi solo dopo si rivelò essere il referente under 30 del circolo di Malatesti.
Quel Malatesti, legato ai Mamone, che non era semplicemente un iscritto a Fli, ma il presidente del circolo “Generazione Genova” con diverse decine di iscritti misteriosi, quel Malatesti che fino a poco tempo fa “non c’era motivo di allontanare da Fli”, mentre ora spunta la presunta richiesta a Roma di annullamento della sua iscrizione.
Durante l’incontro che si tenne in via privata in un bar del centro città tra me e il giovane interessato in data 8 febbraio, rimasi tristemente colpita dai piani alquanto improbabili del ragazzo: fondare un’associazione di giovani imprenditori il cui tesseramento sarebbe stato automaticamente collegato all’iscrizione al partito, con acquisizione automatica e gratuita della tessera di Fli e possibilità di partecipare quindi al congresso del partito.
Quando espressi la mia perplessità , il giovane mi assicurò che i “suoi adulti” avevano già preso accordi con Enrico Nan e che il piano sarebbe risultato senz’altro ghiotto per il partito poichè avrebbe coinvolto, oltre ai potenziali nuovi iscritti, anche noti imprenditori del Piemonte.
Proprio per rendere chiari i passaggi del “programma”, il giovane, d’accordo con la segreteria della sede di Genova, mi disse che gli era già stato fissato un appuntamento tete a tete con il Coordinatore Nazionale di Generazione Futuro Gianmario Mariniello a Milano in data 11 febbraio (primo giorno del congresso nazionale).
Durante il meeting milanese io e Fabio Cardano, avvisato da me dei fatti, ci preoccupammo di chiedere a Gianmario se l’ incontro con la persona in questione fosse avvenuto, lui negò di averlo incontrato (e ho avuto poi successive conferme di questa dichiarazione).
In ogni caso poichè eravamo alquanto allarmati facemmo il nome e cognome della persona, chiedendo al nostro Coordinatore Nazionale di non avvicinarlo al partito.
Un simile provvedimento fu ulteriormente precisato, la settimana successiva, durante una riunione dei circoli liguri di Generazione Futuro di Genova che, prendendo atto della gravità della situazione, all’unanimità decisero di fissare una regola di comportamento interno per evitare l’inserimento di personaggi sospetti all’interno dei circoli giovanili.
Di fronte a questa presa di posizione netta di noi giovani, nessuno insistette più per fissare un nuovo incontro e l’operazione venne bloccata.
Forse sono troppo maliziosa nel pensare che il tentativo di inserimento dei personaggi in questione fu ritentata attraverso il coinvolgimento dei giovani?
Paola Del Giudice
(ex coordinatrice provinciale Generazione Futuro Genova dimissionaria per motivi etici)
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