IL FIGLIO DI ARATA CHE PORTO’ BANNON AL VIMINALE DA SALVINI
“DOBBIAMO PIANIFICARE LA VITTORIA ALLE EUROPEE”
L’inchiesta di Report aveva ricostruito l’incontro del 7 settembre scorso al Viminale tra Steve Bannon e Salvini, con la mediazione di Federico Arata, figlio di Paolo, l’uomo coinvolto nell’indagine siciliana che tocca il sottosegretario leghista Armando Siri.
In auto ci sono l’uomo forte della destra mondiale e un emissario della Lega. Il primo è Steve Bannon, l’ex capo stratega di Donald Trump, ora diventato ideologo dell’internazionale populista, grande ammiratore del modello organizzativo del campo di sterminio nazista di Auschwitz, definito, letteralmente, “una figata, ingegneria di precisione all’ennesima potenza, fatta da Mercedes, Kropp, Hugo Boss… un complesso industriale istituzionalizzato per eccidi di massa”.
L’emissario della Lega è Federico Arata. È il figlio di Paolo, il perno dell’indagine che in Sicilia collega gli interessi del boss Matteo Messina Denaro e il sottosegretario leghista Armando Siri.
Ma è anche consigliere a Palazzo Chigi del numero due del Carroccio Giancarlo Giorgetti. I due sono diretti al ministero degli Interni, dove Bannon incontrerà Matteo Salvini per farne il punto di riferimento italiano del suo “The Movement”.
Sarebbe proprio Arata jr l’artefice del rapporto fra Bannon e Salvini. È presente all’incontro fra i due del 7 settembre al Viminale.
Dal servizio di Report emerge inoltre che l’organizzazione populista “The Movement” avrebbe avuto un ruolo chiave nella nascita del governo Conte.
Secondo il portavoce del movimento di Bannon, Mischael Modrikamen, “Steve (Bannon, ndr) ha fatto pressioni su Salvini e Di Maio per formare l’attuale coalizione di governo”. Il contesto è la crisi seguita alle elezioni dell’anno scorso: dopo il fallimento delle consultazioni, Carlo Cottarelli riceve l’incarico di formare il governo, mentre il Movimento 5 Stelle evoca l’impeachment.
A quel punto Bannon attacca: “L’Italia è in una crisi di sovranità “, dichiara da Roma. “All’epoca delle trattative tra Salvini e Di Maio – ricostruisce adesso Modrikamen – (Bannon, ndr) ha detto loro “dovreste provare a fare questa alleanza populista””.
Nel servizio, mentre si fa accompagnare al Viminale, l’ex consigliere di Trump istruisce Arata jr: “Intendiamo fornire inchieste, analisi di dati, messaggi dal centro di comando”. “Possiamo diventare il partito numero uno in Italia – gli risponde il giovane Federico – E poi dovrete dir loro che dobbiamo pianificare… Pianificare è la parola chiara… la vittoria per le Europee”.
(da “La Repubblica”)
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