IL LEGHISTA RIZZI INTERCETTATO: “CON L’OSPEDALE IN BRASILE MI FACCIO DUE MILIONI”
DAL SISTEMA FORMIGONI AL SISTEMA MARONI: TRA GLI ARRESTATI UN ALTRO LEGHISTA DI VARESE, CANDIDATO MARONIANO ALLA SEGRETERIA
Dalle intercettazioni e dagli atti dell’inchiesta della Procura di Monza sulle tangenti nella sanità lombarda (21 arresti dei carabinieri) emerge che il consigliere regionale lombardo ed ex senatore leghista Fabio Rizzi (arrestato, mentre la compagna è ai domiciliari) percepiva “circa 8.000 euro” al mese e “di questi ne versa 1.500 alla Lega Nord e 5mila di mutuo”.
E proprio per pagare quel mutuo, come risulta da una telefonata tra il politico e la compagna, Rizzi era in attesa di “operazioni giuste” con cui sarebbe riuscito “a estinguere i mutui”.
“Un paio di milioni a testa”.
In particolare, come emerge da un’intercettazione dell’8 agosto scorso, Rizzi spiegava che “dall’ospedale pediatrico, cioè dall’ospedale in Brasile, potrebbero venir fuori un paio di milioni a testa”.
E ancora diceva alla compagna, Lidia Pagani: “Ci sono due o tre operazioni grosse in ballo”.
E la moglie: “Sì, ma cosa intendi per grosse? Come entrata…”.
Rizzi: “Qualche milione di euro”.
Pagani: “Da dividere in quanti?”.
Rizzi: “Tre”.
E parla anche di “una compravendita di zucchero per la Russia”.
In Lombardia, dal sistema Formigoni si è passati al sistema Maroni: da quando si è insediato, sei indagini hanno riguardato il sistema regionale.
Rizzi è stato a lungo nell’organigramma della Lega a partire da Varese, roccaforte del movimento, fino a diventare vicesegretario lombardo. E da Varese viene anche un altro degli arrestati, Donato Castiglioni, in passato candidato maroniano contro il candidato bossiano alla segretaria provinciale del Carroccio.
Quindi nell’inchiesta è finito un “pezzo” importante di Lega.
(da agenzie)
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