NELLE DEMOCRAZIE LIBERALI I DIRITTI SI RICONOSCONO, NON SI TOLGONO: SULLE UNIONI CIVILI SIAMO LA VERGOGNA D’EUROPA
TROPPE BALLE SULLA CIRINNA’: AGLI ITALIANI VIENE FATTO CREDERE CHE UNA COPPIA GAY POTREBBE ADOTTARE UN FIGLIO ESTERNO, MA NON E’ COSI’… QUALCUNO AVRA’ SULLA COSCIENZA CENTINAIA DI BAMBINI SENZA DIRITTI CHE FINIRANNO NEGLI ORFANOTROFI, COSI’ QUALCUNO POTRA’ MOLESTARLI LIBERAMENTE
La «Cirinnà », con grave ritardo rispetto al resto d’Europa, si limita a regolare una situazione già esistente. In Italia ci sono centinaia di creature con un solo genitore biologico che ha un compagno o una compagna del suo stesso sesso.
Cosa succederebbe se il genitore morisse e l’adozione del figliastro da parte del partner non entrasse in vigore?
Che quei bambini e adolescenti verrebbero strappati alla famiglia che li ha cresciuti e ributtati sulla giostra degli orfanotrofi.
Prima di dare qualsiasi risposta è sempre utile capire quale sia la domanda. E qui la domanda è: quei bambini vanno tutelati, sì o no?
Nella stragrande maggioranza delle nazioni occidentali l’adozione del figliastro è da tempo un’ovvietà che non ha affatto disintegrato la famiglia tradizionale, tanto è vero che in quei Paesi nascono molti più figli che nel nostro.
E forse nascono perchè l’attenzione verso la famiglia tradizionale si esprime in politiche fiscali e servizi sociali adeguati. Non limitandosi a impedire ad altre famiglie di esistere.
La contrapposizione tra guelfi e ghibellini del sesso è fuori dalla Storia e ormai anche dalla cronaca. In una democrazia i diritti non si elidono, si aggiungono.
Massimo Gramellini
(da “La Stampa”)
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