IL PIANO CARCERI E’ FERMO, MA PER I CONSULENTI SI SPENDONO 900.000 EURO
IN DUE ANNI TANTE CHIACCHIERE E COSTOSE CONSULENZE… DOVEVANO ASSUMERE 2.000 AGENTI PENITENZIARI, NE HANNO PRESI SOLO 150.. NON FUNZIONA NEPPURE L’UFFICIO STAMPA: PRIVO DI TELEFONO, NON RISPONDE NEPPURE ALLE MAIL
Il piano carceri del governo più volte annunciato è ancora in fase di faticosa realizzazione e in quasi due anni sono state prodotte solo intese con le regioni e una moltitudine di consulenze con compensi a commercialisti, architetti e ingegneri. E c’è persino un ufficio stampa (che non risponde)
Dopo un un anno e mezzo di chiacchiere, almeno un punto fermo c’è.
È il sito www.pianocarceri.it, l’indirizzo creato appositamente dal commissario straordinario per l’emergenza carceri, nonchè capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Franco Ionta.
Un luogo virtuale in cui i cittadini (compresi, immaginiamo, i parenti dei detenuti) dovrebbero essere messi al corrente degli avanzamenti del Piano tanto voluto dall’ormai ex ministro della Giustizia, Angelino Alfano, nel gennaio 2010: 47 nuovi padiglioni e 11 nuovi istituti penitenziari.
Soldi stanziati, 600 milioni di euro. Consegna lavori (più o meno), dicembre 2012.
Peccato che il sito è la dimostrazione evidente di come il Piano carceri sia stato l’ennesimo spot elettorale di un governo ben poco attento alla popolazione carceraria e alla polizia penitenziaria. Altro che costruzioni: le uniche cose fatte in quasi due anni sono alcune intese con le Regioni per l’individuazione delle aree su cui costruire le nuove strutture o per l’allargamento di quelle già esistenti.
L’ultima in ordine di tempo è quella siglata con la Regione Abruzzo, per la realizzazione di un nuovo padiglione (200 posti) nel carcere di Sulmona.
Oltre tutto il neo Guardasigilli, Francesco Nitto Palma (che oggi presenta in Senato una relazione sul sovraffollamento degli istituti) qualche giorno fa ha annunciato di voler virare su 11 penitenziari “a bassa sicurezza e costi minori” sul modello di quelli americani.
“Entro settembre — ha aggiunto — saranno bandite le gare dei primi venti padiglioni da 4500 posti-detenuti, che saranno conclusi a fine 2012”.
Sarà da vedere.
Nel frattempo, però, il Piano inesistente continua a spremere le casse dello Stato.
Sullo stesso sito c’è, infatti, quella che viene definita “operazione trasparenza”, cioè la pubblicazione dei compensi dei consulenti (esterni) chiamati da Ionta.
Apprendiamo dunque che, nel secondo semestre 2010, sono stati versati 40 mila euro ciascuno a quattro “soggetti attuatori” e 15 mila euro, sempre pro capite, a nove “contrattisti”.
Nella prima sezione si va dalla commercialista fiorentina Fiordalisa Bozzetti al “Prof. Avv. Andrea Gemma” dello studio legale e tributario Gemma&Partners (un giovane avvocato che insegna presso la scuola forense dell’Università Roma Tre).
A 40 mila euro troviamo anche Mauro Patti, un ingegnere siciliano amico di Alfano, e l’avvocato Massimo Ricchi, classe 1965, pratica forense nello studio del finiano Giuseppe Consolo.
Strano, ma vero, il Piano carceri ha anche un ufficio stampa, gestito — per 15 mila euro tra il primo settembre e il 31 dicembre 2010 — da Luigi Rossi.
Non esiste un numero di telefono da poter contattare per avere maggiori spiegazioni e il signor Rossi non risponde alle mail.
Stessa cifra anche per la consulenza di Daniela Saitta (tra l’altro, commissario straordinario di Eutelia), Carla Cappiello (consigliera dell’ordine degli ingegneri di Roma), i giovani avvocati Paolo Clarizia (classe 1982) e Francesco Sementilli (1978), l’ingegnere napoletano Andrea Prota (specializzato nelle emergenze post terremoti), gli architetti Salvatore Di Michele e Daniele Santucci, e la commercialista Nicoletta Mazzitelli. Totale: 295 mila euro in sei mesi.
Il sito si ferma qui e non dà i resoconti del 2011, che pure sta volgendo al termine.
Rispondendo a un’interrogazione della deputata radicale Rita Bernardini, l’amministrazione ha fatto sapere che “l’obbligo di pubblicazione sul sito web deve avvenire entro il 30 giugno di ciascun anno con riferimento a quelli assegnati al semestre dell’anno precedente”.
Però, ci tengono a precisare dal Dap, i compensi non sono stati modificati.
Quindi altri 295 mila euro per il primo semestre 2011 e, salvo modifiche in corso d’opera, altrettanti per questa fine anno.
Quasi 900 mila euro per siglare intese e pubblicare sul sito le relazioni di Ionta ai congressi.
Oggi, dicevamo, il ministro Nitto Palma riferirà al Senato: “Spiegherò nella sua interezza la questione del sovraffollamento carcerario — ha annunciato — indicherò le cause e spiegherò che queste cause devono essere risolte sempre e comunque nel rispetto della sicurezza dei cittadini”. Palma si è detto poi disponibile a portare, in un Consiglio dei ministri a metà ottobre, alcune proposte di depenalizzazione dei reati.
Il problema è che, se non cambia nulla nell’immediato, continueranno ad essere chiacchiere.
Anche per questo, proprio in occasione della sessione straordinaria di Palazzo Madama, i Radicali hanno organizzato una veglia per l’amnistia: oggi pomeriggio, in piazza Navona, arriveranno il presidente emerito della Corte costituzionale Antonio Baldassarre, Ilaria Cucchi, don Andrea Gallo, i Tetes de Bois e Dario Fo in collegamento telefonico.
Domani sarà invece la volta delle organizzazioni sindacali Osapp, Sinappe, Ugl, Cgil, Fp e Cnpp. Alfano aveva annunciato l’assunzione di 2000 nuovi agenti (che non sarebbero stati comunque sufficienti), ne sono stati assunti — secondo Nitto Palma — appena 150.
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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