IL POLLO SOVRANISTA E’ GIA BOLLITO: MELONI NON VUOLE LASCIARE NEPPURE LE ALUCCE AI NEO-ADEPTI ALEMANNO E STORACE
“LISTA UNICA ALLE AMMINISTRATIVE MA SENZA DI LORO”… MA FORZA ITALIA E LEGA ACCOLGONO LA PROPOSTA CON FREDDEZZA
Un “listone” di tutto il centrodestra sui temi del sedicente “sovranismo de noiatri” da sperimentare già alle amministrative, in particolare a Genova.
Lo ha proposto Giorgia Meloni a “In mezz’ ora”.
Sulla possibilità che il centrodestra trovi un accordo per le elezioni anche se si andrà a votare con l’Italicum, Meloni dice di essere “ottimista che ampi pezzi di centrodestra siano disponibili a presentarsi su una proposta chiara, con una norma antinciucio”. “Alle amministrative vorrei si facesse questo tentativo”, conclude.
Senza dimenticarsi di precisare che l’accordo va fatto con tutti salvo che con Alemanno e Storace del Polo sovranista, in quanto “non sono affidabili”.
La proposta è stata accolta in serata con freddezza da Forza Italia e Lega e con evidente dissenso dagli esclusi ad personam.
Alemanno (colui che non avrebbe assunto ruoli politici prima della sentenza del processo che lo vede imputato di corruzione e finanziamento illecito ai partiti) in serata risponde che “la Meloni cerca una lite che non avrà ” e la invita a ” superare le miopi considerazioni di bottega e di poltrone che oggi la spingono a tenere divisa la destra “.
Clima idilliaco come sempre, forse perchè ognuno è sovrano solo a casa sua.
L’unico contento è colui con cui la Meloni aveva concordato la proposta, ovvero il governatore della Liguria Toti che si illude di fare il premier su Marte e rinvia per questo la cura dimagrante. Tutti sanno che non esiste un “modello Liguria” : se la sinistra non si fosse spaccata in due sulla candidatura della Paita, il centrodestra non avrebbe mai vinto le Regionali e il buon Gabibbo bianco avrebbe preso il locale per Novi Ligure (località “ligure” a lui cara).
In realtà la proposta della Meloni cozza contro la strategia della Lega che spera di prendere un voto in più di Forza Italia e di quest’ultima che ha l’esigenza opposta.
Al massimo può andare bene a Fitto e a Quagliarello che non hanno il problema di contare i voti che prendono.
Basta un semplice pallottoliere.
Sempre durante la trasmissione, la sovranista dalle idee “chiare e forti” ci ha spiegato il suo punto di vista sullo stadio a Tor di Valle: “Ho sempre detto di essere favorevole ad uno stadio della Roma e uno stadio della Lazio (versione ecumenica n.d.r.) , sul progetto di Tor di Valle ancora non ho capito se su quel terreno si puo’ costruire o non costruire”.
Ma che ci sta a fare in consiglio comunale una che non l’ha ancora capito, pur avendo tutti gli elementi tecnici per farsi un’idea?
Ai romani l’ardua sentenza.
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