INCARICO A INGROIA, BUFERA SUL WEB: PIOGGIA DI CRITICHE AL PM
MOLTI I COMMENTI NEGATIVI ALLA NOMINA DELL’EX CANDIDATO PREMIER AI VERTICI DI RISCOSSIONE SICILIA: “SALVATO DAL TRASFERIMENTO AD AOSTA”, “DALLA RIVOLUZIONE ALLA RISCOSSIONE”
Si scatena la polemica, sul web, per la nomina di Antonio Ingroia a capo della società che si occupa di riscuotere le tasse in Sicilia.
Il magistrato è stato nominato questa mattina dal governatore Rosario Crocetta: sarà il presidente di Riscossione Sicilia, l’equivalente di Equitalia nell’Isola.
Con questa nomina l’ex candidato premier, leader di Rivoluzione Civile, dovrebbe evitare il ritorno mei ranghi giudiziari: il Csm aveva individuato Aosta come nuova sede di lavoro.
Il plenum del consiglio superiore della magistratura, su questa scelta, è ancora convocato per mercoledì.
Molte le critiche su twitter.
“Che brutta impressione che fa Ingroia aiutato a restare a casa da Crocetta. Tra Caste ci si aiuta, dirà qualcuno”, scrive Rossella Vivio.
“Ingroia salvato dal trasferimento ad Aosta. Quanti statali potrebbero ricevere tali aiuti? Io no!”, afferma Emiliano Fabbri.
“Ingroia passa dalla rivoluzione alla riscossione. Speriamo che quest’ultima abbia maggiori consensi…”, scherza Fabio Meloni.
E Rossella Favi ironizza: “Tutti hanno a cuore il bene della collettività e non il proprio…”. Altri storpiano il nome “Rivoluzione civile” in “Riscossione civile”, altri ancora parlano di “nulla Aosta” per Ingroia.
Ma l’ex candidato premier replica sempre su Twitter: “Niente sottogoverno. Un incarico da magistrato dove posso mettere a frutto la mia esperienza contro abusi e opacità del passato”.
La società Riscossione Sicilia, qualche giorno fa, era finita al centro delle cronache perchè Crocetta, nel corso di una conferenza stampa, aveva denunciato consulenze milionarie e una gestione allegra della società .
Forse anche per questo, la scelta è caduta sull’ex pm, con il quale il presidente della Regione ha avviato un dialogo anche di natura politica.
Crocetta e Ingroia si sono più volti incontrati, negli ultimi giorni: “Mi piacerebbe portare nel mio Megafono – aveva detto il governatore in un’intervista a Repubblica – quell’area della sinistra rappresentata da Ingroia – È un grande magistrato, se lui è disponibile potrei utilizzarlo anche in Regione”. Un’ipotesi che si è concretizzata oggi.
Crocetta ha fatto sapere che Ingroia ha accettato di guidare Riscossione Sicilia Spa: “Aspettiamo naturalmente il Csm”, ha aggiunto.
Come vice presidente del consiglio di amministrazione, il governo siciliano ha nominato l’avvocato Lucia Di Salvo, “moglie di un magistrato”, ha sottolineato il presidente.
Nel cda anche l’avvocato Maria Mattarella, figlia di Piersanti, l’ex presidente della Regione siciliana assassinato dalla mafia il sei gennaio 1980.
Ma anche Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso dalla mafia il 19 luglio ’92, uomo molto vicino al pm, è gelido su Ingroia: “Per la verità lo preferivo quando faceva il suo lavoro di magistrato e lo faceva in maniera egregia, mentre su Ingroia politico preferisco non pronunciarmi”.
Emanuele Lauria
(da “il Fatto Quotidiano“)
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