INTERVISTA A EMILIANO: “CON LE NUOVE REGOLE LE PRIMARIE LE VINCERANNO I RAS DELLE TESSERE FALSE”
“AL PREMIER PARLARE DEL SUD NON PIACE”
«Eravamo usciti da questa trappola ».
Governatore Michele Emiliano, perchè non riesce a digerire le primarie riservate agli iscritti del Pd per scegliere i segretari regionali del partito?
«Rischiamo di mettere in scena la guerra delle tessere false. Come stanno le cose, comunque, non sappiamo niente. Io, però, nella veste di segretario uscente dei dem pugliesi, voglio istituire un ufficio di tre persone, di cui una indicata dal Pd nazionale, che controllino la regolarità del tesseramento ».
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio?
«Mica ho la forza di andare a vedere circolo per circolo come funzionano queste cose. In ogni caso, le primarie ci saranno comunque. Anzi…».
Anzi?
«Credo che siano maturi i tempi perchè l’uso di questo strumento democratico per eccellenza, debba essere previsto per legge. Basta con partiti e movimenti sequestrati da singoli personaggi. Tutte le forze politiche possono, e devono, fare come il Pd».
I dem però adesso vogliono cambiare la regola del gioco.
«Vedremo quello che succederà . Può andare bene pure la costituzione dell’albo degli elettori: ma non quello messo a punto quando manca una manciata di mesi alle assise locali».
E, allora, quale?
«L’iscrizione da parte dei cittadini, potrebbe avvenire l’anno prima dell’apertura delle urne».
Più facile dirlo che farlo?
«Non è possibile voltare le spalle alle primarie, lo ripeterò fino alla noia. Peraltro anche con la nuova legge elettorale per quasi la metà dei candidati che scenderanno in pista, non sarà consentito alla gente di esprimere un voto di preferenza».
Non è che, per l’ennesima volta, si mette di traverso rispetto alle indicazioni di Matteo Renzi?
«È convinto che io voglia danneggiare la sua leadership. Recita la parte del lupo, che avverte l’agnello: “Mi stai sporcando l’acqua”. Ma io non sono un agnello. Piuttosto, un San Bernardo: socievole e con una forte personalità ».
Difficile da ammansire?
«Se non posso collaborare con lui, me ne farò una ragione. Ma non cambio i miei atteggiamenti».
Il giudizio «complessivo» di Emiliano sulla legge di stabilità , è «positivo». Che fine ha fatto il masterplan per il Sud?
«Al premier parlare di Sud non piace. Attendiamo con pazienza, che è la virtù dei deboli e quindi dei meridionali. Ma niente polemiche personali: sono dannose».
Lello Parise
(da “La Repubblica”)
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