LA FANTASTICA GIRAVOLTA DI LEGA E M5S SU CARIGE E LE BALLE DI DI MAIO E SALVINI
SALVINI PENSA CHE GLI ITALIANI SIANO TUTTI FESSI: MA QUALE DIFESA DEI RISPARMIATORI, I CORRENTISTI SONO GIA’ TUTELATI FINO A 100.000 EURO DALLE NORME VIGENTI
Lega e MoVimento 5 Stelle come l’odiatissimo duo di “amici dei banchieri” Renzi&Boschi.
Ieri in dieci minuti il Consiglio dei Ministri del governo del Cambiamento ha approvato un decreto per salvare Carige che prevede la garanzia statale sui bond emessi dall’istituto di credito, la possibilità di accedere alla ricapitalizzazione precauzionale con soldi pubblici e quella di accedere a fondi Bankitalia.
Un salvataggio di Stato in piena regola, proprio come quello fatto dal famigerato “governo precedente” con le banche venete.
Secondo Luigi Di Maio il decreto tutela i risparmi dei cittadini. Troppo facile far notare che è la stessa dichiarazione fatta da Matteo Renzi («la misura del governo ha permesso di salvare i conti correnti dei cittadini di 4 banche e migliaia di posti di lavoro») nel dicembre del 2015 dopo il varo del piano di salvataggio per Banca Marche, Popolare dell’Etruria, Cassa di risparmio di Ferrara e Cassa di risparmio di Chieti. La Lega infatti ha scelto un’altra strada per difendersi dalle critiche di chi accusa il governo di essere come quelli di prima.
Matteo Salvini ha dichiarato quindi che «mentre Renzi e Boschi i risparmiatori li hanno ignorati e dimenticati, noi siamo intervenuti subito a loro difesa senza fare favori alle banche, agli stranieri o agli amici degli amici. Bene l’azione a tutela dei risparmiatori liguri e Italiani e bene il miliardo e mezzo stanziato in manovra per gli altri cittadini truffati».
Ma c’è già chi su Twitter fa notare che Guido Alpa, il maestro dell’Avvocato del Popolo Giuseppe Conte nonchè socio dei studio del premier è stato consigliere proprio di Carige ed è stato consulente di Raffaele Mincione che aveva tentato la scalata a Carige.
Ma ad essere sinceri nemmeno questo è sufficiente per dire che il governo del Cambiamento si sta comportando allo stesso modo degli odiati Renzi e Gentiloni.
Ma le parole di Salvini lungi da fornire alternative facts per spiegare il decreto dimostrano che Salvini crede che siamo tutti fessi.
Davvero il governo Lega-M5S ha salvato i risparmiatori?
Partiamo dall’inizio. Quello per Carige è un piano di salvataggio da 1,5 miliardi di euro di soldi pubblici. Salvini dice che così sono stati salvati i risparmiatori. Ma non si capisce quali.
Se il ministro intende i depositati dei conti correnti è il caso di ricordargli che quei correntisti sono già tutelati (su depositi fino a 100 mila euro) dalle norme europee.
Per coloro che invece hanno depositato cifre superiori ai 100mila euro a rischio è solo l’ammontare dai centomila in su. Difficile però definire questi ultimi “poveri risparmiatori”.
Anche perchè la situazione di Carige non è esplosa da un giorno all’altro e nessun “risparmiatore” accorto avrebbe mai lasciato così tanti soldi in quella precisa banca. Qualcuno magari c’è, ma difficile a quel punto definirlo “risparmiatore”.
I conti correnti quindi sono già tutelati.
Andiamo avanti: capitolo azioni e obbligazioni.
Intanto informiamo il ministro Salvini (e anche altri membri della maggioranza di governo) che l’ANSA informa che i tre commissari di Carige Pietro Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lener “sono in procinto di chiedere l’attivazione della garanzia statale sulla emissione di obbligazioni” al fine di garantire la stabilità della raccolta a medio termine nell’attuale fase di transizione traendo beneficio dal decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri.
E non è vero che i cittadini non ci metteranno un euro, perchè i bond emessi con garanzia pubblica faranno aumentare il debito pubblico (sorpesa!).
Cosa succede nel frattempo alle obbligazioni di Carige?
Quelle azioni, per un valore complessivo pari a 4,9 miliardi di euro tre miliardi dei quali nei portafogli della clientela retail (34 sono obbligazioni quotate e 10 non quotate) attualmente sono “congelate”.
Questo significa che migliaia di investitori che hanno le proprio portafoglio titoli le obbligazioni Carige non possono venderle. E in alcuni i “piccoli risparmiatori” hanno anche il problema della conversione delle loro obbligazioni subordinate.
Il governo non è intervenuto sulla questione con il decreto perchè la Consob non ha cambiato parere e quindi non ha “scongelato” le azioni.
Chi invece comprerà le nuove obbligazioni? Gli investitori istituzionali. Di nuovo: non i risparmiatori.
Il burden sharing delle obbligazioni non covered, ovvero l’azzeramento degli azionisti e degli obbligazionisti è per il governo un’opzione “remota” che riguarda l’eventuale ricapitalizzazione precauzionale pubblica della banca; con i soldi dello Stato.
Proprio quell’ipotesi che secondo la lettura del senatore pentastellato Castaldi e del viceministro Carlo Sibilia dovrebbe portare ad una nazionalizzazione di Carige.
Ma se si arriverà a quel punto la situazione di Carige sarà l’esatta fotocopia di quella di Monte dei Paschi. Con i pentastellati a “salvare le banche” invece che il PD. Insomma le se cose volgeranno al peggio il governo è pronto, ma se andranno davvero male a rimetterci saranno anche azionisti e obbligazionisti.
Non tutti i 5 Stelle esultano per la scelta del governo.
Il Senatore Gianluigi Paragone si è lamentato di come l’esecutivo non abbia voluto chiedere a Bankitalia di assumersi le sue responsabilità . Proprio come avevano fatto i governi precedenti.
Tace invece Di Battista, che si arrabbiava per i soldi pubblici alle Banche.
Mentre Di Maio può dirsi soddisfatto, il suo governo ci ha messo appena 10 minuti per salvare Carige, contro i 25 impiegati dal governo precedente.
(da “NextQuotidiano”)
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