LA FIGURACCIA DEI NAZI-PIRATI CHE VOLEVANO FERMARE LE ONG
IL PREPOTENTE CHE VA A SBATTERE: TRAGICO, PAROSSISTICO E PERSINO COMICO
Tragico, parossistico, e persino comico: i nazi tedeschi alla deriva sono finiti in panne, e una delle navi delle Ong impegnate nell’emergenza sbarchi è stata chiamata a soccorrerli.
Poi quando la figuraccia rischiava di essere planetaria, i nazi del mare hanno rifiutato il soccorso Ong.
Certo è che coloro che sembravano destinati a diventare prede dei temibili pirati del mare, gli spietati predatori pronti a fare “di tutto” (pur di impedire i soccorsi degli immigrati), quelli che in teoria erano destinati a diventare il bersaglio, la lepre che fugge alla spedizione dei muscolosi guardiani dell’Europa, sono finiti a fare volontariato per poter salvare i loro aggressori dichiarati.
Solo nell’Italia di Dante Alighieri, che è l’inventore del contrappasso (la pena rovesciata del girone infernale), solo in questo paese il caso poteva regalare alla storia una vendetta così raffinata.
La nave tedesca Sea Eye – infatti – è stata chiamata dalla guardia costiera di Roma per dare soccorso alla “C-star (la nave anti Ong”) noleggiata dall’organizzazione “Defend Europe” che da alcuni giorni incrociava davanti alle coste libiche con l’obiettivo dichiarato di impedire l’azione di soccorso delle imbarcazioni che raccolgono i migranti partiti dalla Libia.
È uno smacco plateale, ovviamente, ma non solo per i nazi-pirati: anche lo Stato che in questi giorni mostrava i suoi muscoli, infatti, non aveva nei mezzi nella possibilità logistica di intervenire e ha delegato il soccorso della nave nera.
Nulla di male, ovvio, ma è una bella fotografia.
L’unico modo per impedire la deriva della C-star, dunque, era realizzare questo meraviglioso ribaltamento di ruolo: I presunti deboli (ma provvisti di Know-how adeguato) impegnato a soccorrere i presunti forti (ma incapaci di tenere fede ai propri proclami).
E se questa storia ci insegna qualcosa, dunque non è solo il gustoso il giochino del prepotente che va per battere ma finisce battuto, quanto piuttosto il ribaltamento di una narrazione più sottile e più perversa: le ONG che lavorano nel mediterraneo in questi giorni, non sono – come si è cercato di far credere – una banda di sfaccendati sprovveduti in caccia di gloria i di profitto, per spirito di lucro o dabbenaggine.
Sono un personale, serio e qualificato, non una banda di radical chic che si muovono per noia o per effimero spirito di avventura.
Se non ci fossero loro, in queste ore, nel mediterraneo ci sarebbero centinaia di morti in più, abbandonati al mare è senza speranza di salvezza.
Morti neri, perchè di pelle o di bandiera.
Luca Telese
(da “Tiscali news”)
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