LA FUGA PRECIPITOSA DEL CORAGGIOSO OMOFOBO AL PRIDE DI BOLOGNA
PRIMA PROVOCA E MINACCIA LE DONNE, POI SCAPPA
Un giovane e “coraggioso” omofobo ha tentato di intrufolarsi nel corteo del Pride di Bologna di sabato scorso. Le cose però non sono andate come sperava (in realtà non è nemmeno chiaro cosa sperasse di ottenere) perchè è stato allontanato senza che nessuno si facesse del male.
O meglio, è stato messo in fuga da un gruppo di manifestanti che non ha dovuto nemmeno sfiorarlo.
Eppure il nostro eroe era lì per fargliela vedere a quegli invertiti e a quelle pervertite del Pride. Una volta individuato e costretto a rifugiarsi sotto i portici il prode difensore della famiglia naturale non ha certo smesso di minacciare e insultare i presenti prendendosela in particolare con le donne.
Il tutto mentre una piccola folla di persone gli urlava “scemo, scemo”.
Ad un certo punto ha anche puntato contro una delle ragazze che lo fronteggiavano invitandola a fare a pugni. Perchè naturalmente picchiare una donna è il massimo del machismo.
Quando però gli si sono fatti sotto due uomini barbuti il simpatico omofobo prima ha rifilato un buffetto sulla guancia, uno di quelli che non fanno nulla e poi se l’è data a gambe levate lungo i portici, rincorso da un tale che brandiva come unica arma un ombrello arcobaleno (quel giorno a Bologna ha piovuto molto).
Non una ritirata virile e maschia, ma una fuga precipitosa perchè dopo aver preso di mira una ragazza un uomo si è fatto avanti dicendo “ma che cazzo fai”.
È possibile che l’anonimo omofobo non si fosse reso davvero conto di essere circondato da una folla di persone e che pensasse di poterne uscire con onore.
Quando si è messo a scappare sotto i portici però non sembrava molto preoccupato di uscirne in maniera onorevole quanto di non prenderle.
Forse la prossima volta imparerà che è molto più semplice rispettare le preferenze sessuali altrui. Molti poi hanno notato che quando sono da soli e non assieme al branco generalmente questi sgradevoli personaggi sono poco propensi a sfoggiare tutte le loro abilità belliche.
(da “NextQuotidiano”)
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