LA MAPPA DELLE VITTIME DEL TERRORISMO: BOKO HARAM UCCIDE PIU’ DELL’ISIS, 32.000 MORTI NEL 2014
IRAQ, NIGERIA E AFGHANISTAN I PAESI PIU’ COLPITI…SOLO IL 2,62% DELLE VITTIME IN OCCIDENTE
Oltre 13mila attentati, 32mila morti e 67 Paesi colpiti.
E’ la lunga scia di sangue del terrorismo globale, che ha raggiunto livelli record dalla caduta delle Torri Gemelle.
Nonostante gli investimenti senza precedenti (53 miliardi in tutto il mondo), gli attacchi sono aumentati dell’80%. Lo certifica il Global terrorism index.
Il 78% delle vittime si concentra in 5 Paesi: Iraq, Nigeria, Afghanistan, Pakistan e Siria. L’attentato più sanguinoso è avvenuto a Badush, in Iraq, nel giugno del 2014: 670 persone uccise.
Malgrado l’impatto mediatico, il numero di morti in Occidente è solo il 2,6% del totale.
Il 70% di questi attacchi è portato a termine da “lupi solitari”.
Boko Haram è l’organizzazione terroristica più spietata. Nel macabro conteggio globale ha causato 6.644 morti, superando anche l’Isis (6.073 morti).
Poi i talebani (3.477 vittime). A seguire i pastori Fulani (1.229 vittime tra Nigeria e Repubblica Centrafricana) e Al-Shabaab (1.021 morti in Gibuti, Etiopia, Kenya e Somalia).
L’“inferno” è in Medio Oriente: Iraq, Nigeria, Afghanistan, Pakistan e Siria sono gli stati più pericolosi. Seguono poi Somalia e Ucraina.
Nella classifica dei Paesi a “impatto terrorismo zero” c’è tanta America Latina: Costa Rica, Cuba, El Salvador, Guyana, Panama e Uruguay.
Fra i Paesi più sicuri in assoluto, fra gli altri, ci sono anche Giappone, Sud Corea, Vietnam, Lituania, Lettonia, Polonia e Finlandia.
Filippo Femia e Ugo Leo
(da “La Stampa“)
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