LA ‘NDRANGHETA DIETRO I MOVIMENTI SI’ TAV: LA SORPRESA DELL’OPERAZIONE ALCHEMIA
L’OBIETTIVO ERA DI INFILTRARSI NEI LAVORI PER IL TERZO VALICO… I NO TAV: “MAFIA E APPALTI? LA STORIA CI DA’ RAGIONE”
La ‘ndrangheta dietro i movimenti “Si Tav” con l’obiettivo di infiltrarsi nei lavori per il “terzo valico”.
È quanto emerge nell’inchiesta “Alchemia” che ha portato all’arresto di 42 persone da parte della polizia di stato e della Dia di Reggio Calabria e Genova.
La Direzione distrettuale antimafia aveva chiesto l’arresto anche per il deputato verdiniano Giuseppe Galati e per il senatore di Gal Antonio Stefano Caridi che comunque restano indagati.
“Il senatore Caridi è il riferimento della ‘ndrangheta non solo della cosca Gullace-Albanese” è il commento del procuratore di Reggio Federico Cafiero De Raho. Per quanto riguarda il “terzo valico”, secondo il magistrato le cosche hanno utilizzato “mediaticamente i gruppi Si Tav infiltrandoli con i propri affiliati per dare rilievo alla causa. Questo per inquinare gli appalti pubblici con proprie imprese”.
“Dalle intercettazioni — gli fa eco il procuratore aggiunto Gaetano Paci — rileviamo l’interesse degli imprenditori prestanome della cosca a sostenere finanziariamente il movimento ‘Si Tav’ per creare nell’opinione pubblica un orientamento favorevole per quell’opera. Una strategia mediatica raffinata”
Dopo l’operazione “Alchemia” di questa notte che ha confermato gli interessi della ‘ndrangheta nei confronti del Terzo Valico, questa mattina a Pozzolo Formigaro, provincia di Alessandria, un centinaio di attivisti No Tav si è radunato per opporsi all’esproprio degli ultimi due lotti del cantiere.
“Quando abbiamo sollevato il problema dell’amianto, ci consideravano degli extraterrestri. Quando abbiamo detto che le imprese erano in odore di mafia ci hanno preso in giro. Adesso la storia ci sta dando ragione”, spiegano i cittadini che hanno fronteggiato per alcune ore le forze dell’ordine.
Tra di loro erano presenti anche i senatori del Movimento 5 Stelle Alberto Airola e Marco Scibona che denunciano: “Siamo contrari alle grandi opere perchè sono l’emblema dell’infiltrazione dell’illegalità . Inoltre gli espropri di questa mattina sono illegittimi poichè sono stati fatti solo tramite qualche foto dei tenici Cociv, non è stata fatta la chiama dei proprietari e alcuni proprietari non hanno ricevuto la notifica dell’esproprio
(da “il Fatto Quotidiano”)
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