LA PIAZZA DEL PD PER CONTRASTARE I CINQUESTELLE
IL SONDAGGIO DEM A MILANO DA’ SALA NETTAMENTE IN TESTA
Il Pd torna nelle strade, riscopre i volantini, i volontari e la mobilitazione.
E, dai duemila banchetti spuntati come funghi su e giù per l’Italia, prova a fermare l’ascesa dei 5 Stelle.
Il voto nelle città si avvicina e i dirigenti democratici prendono a bersaglio i sindaci pentastellati, accusandoli di inadeguatezza, demagogia, incapacità .
«Livorno non si merita un tale malgoverno» attacca Andrea Romano dalla città toscana, guidata da Filippo Nogarin e invasa nei giorni scorsi dai rifiuti.
E intanto l’Unità fa a pezzi la politica del M5S. A Civitavecchia è «bomba rifiuti», a Pomezia «interviene l’Anticorruzione» e via così, in un crescendo di titoli a effetto. Una precisa strategia, che rivela come il Pd non voglia ripetere l’errore di sottovalutazione commesso nel 2013 da Bersani.
Renzi ha capito che il rischio del sorpasso è concreto, soprattutto a Roma, e ha deciso di fare i conti per tempo con l’avversario più insidioso.
Anche per questo il Nazareno ha ideato la due giorni dell’orgoglio democratico, 2.113 banchetti e 30 mila volontari, ieri e oggi.
La Serracchiani – che ha rilanciato lo stop alle primarie per chi, come Bassolino, ha già fatto due mandati da sindaco – era a Pordenone e Rosato a Muggia (Trieste). Gentiloni, Poletti, Orfini e Zanda hanno scelto Roma.
A Milano, dove si sono fatti vedere Guerini e Martina e dove il Pd continua a litigare con Sel per le primarie – Pisapia media indicando come data per i gazebo il 28 febbraio – ha acceso speranze un sondaggio che gira ai piani alti del partito e vede i dem in vantaggio su centrodestra e M5S.
Quanto a notorietà Sala è avanti (53%) tra i possibili candidati del centrosinistra. Segue Majorino con il 43%, mentre resta indietro con il 17% la Balzani.
Nella classifica del gradimento Sala è in testa con il 30%, seguito da Majorino, Sallusti, Passera, Balzani (8%) e Bedori.
Sala raccoglierebbe anche un quarto di elettori del M5S, vincerebbe al primo turno e, al ballottaggio, la spunterebbe sia su Sallusti per il centrodestra che sulla Bedori dei 5 Stelle
Ma poichè tra i sondaggi e i risultati del voto c’è di mezzo il mare, Renzi ha chiesto ai suoi parlamentari di darsi da fare ai banchetti. La minoranza non si è sottratta. Speranza ha parlato a Potenza e Bersani, da Fiorenzuola d’Adda, ha auspicato che l’unità ritrovata non duri un paio di giorni soltanto: «Il Pd deve mostrare di essere un collettivo, dalle Alpi alla Sicilia». Cuperlo, dallo storico indirizzo della sinistra di via dei Giubbonari, a Roma, festeggia la «vitalità » di un partito che «esce dalle sedi, dai circoli, dalle sezioni, si confronta con i cittadini e ascolta le critiche».
È il tentativo di contrastare i 5 Stelle sul loro terreno, quello del contatto diretto con i cittadini. Se il M5S è «il contenitore ideale di ogni sfogo, delusione o incazzatura», come ha scritto Claudio Velardi sull’ Unità , il Pd deve intercettare lo scontento prima che si trasformi in un voto per Grillo
Da Rignano sull’Arno, Renzi ha declinato l’hashtag #Italiacoraggio! contro il terrorismo e a favore delle riforme: «Qualcuno vorrebbe chiuderci in casa, ma il Pd non ha paura». Lo stesso leitmotiv ha intonato la Boschi, la cui presenza a Ercolano ha creato la ressa e il ferimento di un anziano.
«C’è bisogno di coraggio, in un momento difficile – ha detto –. Dobbiamo stare uniti, nelle piazze, e rilanciare il Paese».
Per Forza Italia è solo una trovata per esorcizzare l’amara realtà , svelata dai dati Istat. Ma la numero due del governo tranquillizza: «Siamo tornati ad avere il segno più davanti al Pil».
Monica Guerzoni
(da “il Corriere della Sera”)
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