LAMORGESE SMENTISCE LE ACCUSE A CONTE: “LA SCORTA ASPETTAVA CONTE SOTTO CASA DELLA FIDANZATA, INTERVENUTI PER TUTELARLA SECONDO LE REGOLE”
“RIACCOMPAGNATA A CASA DOPO CHE UN ESERCENTE AVEVA CHIAMATO UN UOMO DELLA SCORTA”… RIBADIAMO: CHIUNQUE SIA IL POLITICO, NON SI PUO’ ROMPERE I COGLIONI AI FAMILIARI, QUESTO NON E’ GIORNALISMO E’ RICERCA DI FARSI DARE UN PUGNO IN FACCIA PER POI FARE LE VITTIME
Interviene in aula alla Camera Luciana Lamorgese. E ricostruisce il caso della compagna di Conte, Olivia Paladino, inseguita da una troupe delle Iene e “soccorsa” dalla scorta del presidente del Consiglio dopo essersi rifugiata in un supermercato.
Un caso che ha visto il presidente del Consiglio finire sotto accusa per peculato.
“Olivia Paladini – riferisce Lamorgese – appariva turbata e, dopo essere uscita dal supermercato in seguito alla segnalazione dello stesso titolare che ha chiesto l’intervento di un operatore della scorta, è stata riaccompagnata da quest’ultimo a poche decine di metri verso la sua abitazione, dove in quel momento c’era il premier. Per questo la scorta era all’esterno”.
E precisa: “La persona alla quale la signora Paladino prima di lasciare il negozio ha consegnato una borsa, non era un operatore del servizio di tutela del presidente Conte, bensì uno dei titolari dell’esercizio commerciale”, quello dove Paladino si è rifugiata. Insomma – è il senso dell’intervento della ministra – l’intervento di Lamorgese è stato regolare.
(da agenzie)
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