LE CURIOSITA DELLE INTERCETTAZIONI DI MENSOPOLI
CHI HA PAGATO LA CAMPAGNA ELETTORALE DELLA VINCENZI ? CHI E’ QUEL CLAUDIO, IL CUI FIGLIO VENIVA ACCOMPAGNATO A SCUOLA CON L’AUTO BLU DELLA REGIONE ?…. QUANDO CASAGRANDE MINACCIAVA DI VENDERE I SEGRETI A FORZA ITALIA E FRANCESCA CERCAVA UNA FATTURA DA TAROCCARE…
Sono finiti i giorni della “Sinistra di lotta e di governo”, ormai siamo davvero dinanzi alla “gauche gastronomica”, vista anche l’abitudine degli inquisiti di Mensopoli di farsi intercettare mentre erano a tavola, ovviamente nei più esclusivi ristoranti genovesi. E , oltre alle dichiarazioni strettamente connesse ai reati che il pm Pinto loro contesta, non si può negare che siano state verbalizzate frasi che oscillano tra il preoccupante e l’esilarante.
Iniziamo dalla ricerca disperata di Stefano Francesca, portavoce del sindaco, di una fattura da taroccare, per poterla inviare ad Alessio, a fronte della presunta mazzetta da riscuotere. Il 31 luglio 2007 eccolo al telefono con Luigi Sabatini, responsabile di divisione della “C&C research”. Dice Francesca “Ho bisogno di una marchetta.è…hai qualsiasi tipo di ricerca da vendermi oggi?”. Sabatini risponde “…sulla qualità della vita, un po’ di roba del genere ce l’ho”. Francesca insiste “Puoi anche fare taglia e incolla da altri, che cazzo ne so”. Sabatini aggiunge “Sì, ne ho appena finita una per la Cgil Lombardia, su come vivono i lombardi”. Riecco Francesca “Ecco, la trasformi, ci scrivi Genova, sbattitene i maroni, anche se è di Spezia o Chiavari è uguale, basta che ci scrivi Genova”.
Passiamo a Massimo Casagrande, rampante ex consigliere com. diessino: il 10 novembre 2007, dal suo studio di avvocato, parla con Claudio Fedrazzoni ( entrambi in carcere ora) sulle nomine in corso a livello di Enti locali, nomine a cui lui aspira. Casagrande “C’è stato un casino che non hai idea”, Fedrazzoni “Perchè la partita è finita? Le nomine le hanno fatte tutte?”, Casagrande “Ce ne sono ancora e io gli ho detto che aspetto fino a mercoledì sera, giovedì vado in Forza Italia. Non mi interessa chi è il colpevole, io vado lì a vendere notizie. Me le faccio pagare perchè voglio i soldi, me le faccio pagare e vendo delle notizie”… Quando si dice la profonda “fede politica” e la “coerenza”….un esempio mirabile .
Vediamo ora che dice, il 27 giugno 2007, Massimo Casagrande a Claudio Fedrazzoni al telefono: “Ieri giravo da viale Brigate ( nei pressi del liceo D’Oria) per venire in centro, mi si affianca la macchina di Claudio, c’era dentro il figlio da solo, che si vede lo portava a scuola, alle 7,30, roba che se ti vede qualcuno in giro che fai portare il figlio con l’auto, scoppia un casino che non finisce più… è fuori come un poggiolo quest’uomo..ma vai a scuola anche tu, non fare accompagnare il figlio da solo con la macchina…sono cazzate queste, se ti vede qualcuno il giorno dopo sei sui giornali”
Praticamente si riferisce a un’auto blu con cui l’autista accompagnava il figlio di un “politico” a scuola, pare auto della Regione Liguria. Un servizio illecito per capirci quello di far accompagnare i figli a scuola con l’auto blu…scatta la caccia a chi può essere…i Claudio sono tre : Gustavino, che non ha diritto all’auto blu, e Montaldo, che ha un figlio 37enne, sono subito esclusi…indovinate chi può essere il terzo…è lui siiii, il Claudio Burlando, il presidente della Regione., l’ esperto in guida contromano… ha un figlio che va al liceo , quello proprio indicato prima…troppe coincidenze… Burlando ha già smentito, ma due consiglieri del PdL, Gianni Plinio e Matteo Rosso, vogliono andare a fondo e hanno chiesto i cartellini con i mandati degli autisti…vedremo come andrà a finire.
Chiudiamo con un aspetto più serio. 1 giugno 2007, ovviamente ristorante ” Via Frugoni 49″, Casagrande inizia a parlare del suo progetto di acquisto di una società di gestione di condomini, ma lo interrompe Ambrosini, amico di Roberto Alessio e suo socio occulto in vari affari, che riporta il discorso sul risultato elettorale e sullo sforzo economico sostenuto da Alessio per l’appoggio alla campagna e sbotta con un “Ricordatevi di chi ha pagato la campagna elettorale…” rinfacciando ai politici locali che è venuto quindi il momento di contraccambiare…
Sarebbe il momento che qualcuno ufficializzasse a quale cifra si riferisse l’Ambrosini, a che titolo e a chi è stata data, e se risulta denunciata come da norme di legge. Qualcuno si è pagato la campagna elettorale per l’elezione a Sindaco coi soldi dei tangentari? Pensiamo che i genovesi abbiano diritto a saperlo…
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