LE REGIONI FINANZIANO PUBBLICAZIONI ASSURDE E INUTILI…E IL CONTRIBUENTE PAGA
L’ITALIA DEL MALCOSTUME: GLI ENTI LOCALI PAGANO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO PER PUBBLICARE LIBRI CHE NON LEGGERA’ NESSUNO, SPESSO DAI TEMI ASSURDI… MENTRE POTREBBERO ESSERE DESTINATI A OPERE SOCIALI
In Italia ogni anno vengono stampate, con finanziamenti regionali o di altri Enti locali, migliaia di pubblicazioni che non interessano nessuno, salvo probabilmente l’autore e l’editore che le propongono a catalogo. Sono un raro esempio di sperpero del denaro pubblico, oltre che di gestione clientelare del potere.
Spiace che si tratti proprio di iniziative editoriali che dovrebbero aver ben altro respiro. Le copie stampate spesso restano nei magazzini, in quanto non hanno il minimo mercato, ma evidentemente a qualcuno fa comodo così.
Se non ci credete basta scorrere i titoli di questi libri finanziati con denaro pubblico. Iniziamo dal filone religioso che spazia da “L’apparato liturgico e l’arredo ecclesiastico nella riviera spezzina” a “Donne, diavoli e streghe nella biblioteca di padre Angelico Aprosio a Ventimiglia” ( finanziate dalla Regione Liguria), per passare a “Ciao nudo! Memorie di un ex chierichetto” e “Pieve di S.Pietro di Feletto e i suoi affreschi” ( contributo della Regione Veneto).
E ancora “Gli ex voto marinari dell’agrigentino” e “L’angelo del Monte Pellegrino: saggio sulla Santuzza” (Regione Sicilia).
Cambiando argomento e passando agli animali e all’agricoltura ecco dotte pubblicazioni come “Aspetti e problematiche della popolazione dei barbagianni nella pianura vicentina” o come ” Danni di cinghiali e ungulati”.
E ancora ” Vent’anni di inanellamento ornitologico in Lombardia” e “Laridi svervanti nell’entroterra veneto” oppure ” Parametri oggettivi della carcassa del suino pesante”.
Non è finita: abbiamo, finanziata dalla Regione Veneto, “Le avversità della patata” e “Gli alberi monumentali di Belluno”, “Cento e dieci ricordi che formano il buon fattor di villa”.
Finanziati dalla Regione Lombardia ecco i “Succhi limpidi ottenuti da cultivar di melo resistente a ticchiolatura”, e a seguire ancora la Regione Toscana con ” L’euprottide defogliatore delle latifoglie” e la Regione Liguria con “Rosa fuori suolo nel Ponente”.
Passando all’urbanistica ecco “Le patologie da condensa permanenti nell’edilizia” ( Regione Liguria) o a scelta “La durabilità delle opere di calcestruzzo” e il “Mosaico padovano” ( Regione Veneto).
Veleggiando verso gli idiomi locali, come non rammentare “Modi di dire e voci di paragone negli Iblei” o “Entomologia popolare: le denominazioni degli insetti nei dialetti veneti”.
Alcuni libri finanziati dalle Regioni poi sono veramente assurdi, quasi comici: chi leggerà mai “Metalli mamelucchi nel periodo Bahri” o “Pratiche mediche, malanni e maghi a Canicattì”? Oppure “Trapani futurista: gambaglabra+calze di seta= tensionenellanguente”?
E ancora “Attese e disattese delle giornaliste venete”?
O preferite “Gli elevati livelli di manganese nei suoli acidi della Valtellina” ?
Avete solo l’imbarazzo della scelta… tanto sono libri che, come contribuenti, avete pagato voi…
A qualcuno sono sicuramente serviti.
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