LEGGE MANCINO, CONTE E DI MAIO STOPPANO SALVINI: “RESTA COM’E’, LOTTA ALLA DISCRIMINAZIONE E’ SACROSANTA”
CUOR DI LEONE SALVINI PASSA DAL “SONO D’ACCORDO CON FONTANA” A “NON E’ UNA PRIORITA'”
“Abroghiamo la legge Mancino, che in questi anni strani si è trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano“. La proposta è del ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana
Le cui prime parole nelle vesti di ministro della Repubblica erano state un attacco ai diritti delle famiglie gay: “Non esistono“, aveva asserito Fontana appena entrato in carica, puntando il dito anche contro l’aborto: “Voglio intervenire per potenziare i consultori per cercare di dissuadere le donne ad abortire. Sono cattolico, non lo nascondo. Ed è per questo che credo e dico anche che la famiglia sia quella naturale, dove un bambino deve avere una mamma e un papà ”.
La proposta incontra il favore di Matteo Salvini: “Già in passato la Lega aveva proposto di abolire la Legge Mancino. Sono d’accordo con la proposta di Fontana: alle idee contrappongono altre idee, non le manette”, commenta in prima battuta il vicepremier leghista. C
he poco dopo, mentre cominciano ad uscire le reazioni di Luigi Di Maio e Giuseppe Conte, frena: “Se mi chiedete se faremo una proposta di legge o una raccolta di firme per abolire la legge Mancino dico di no. E’ un’idea ma sicuramente non è una priorità per la Lega e il governo, che ha al centro della propria azione lavoro, tasse e sicurezza”.
Negli stessi minuti, il Movimento 5 Stelle stoppa gli alleati. “La discussione può chiudersi tanto rapidamente quanto si è aperta — commenta su Facebook Luigi Di Maio — Prima di tutto non è nel contratto di governo. In secondo luogo è uno di quegli argomenti usati per fare un po’ di distrazione di massa che impedisce di concentrarsi al 100% sulle reali esigenze del Paese: lotta alla povertà , lavoro e imprese”. “La Legge Mancino — sottolinea il vicepremier del M5s — per me deve rimanere dov’è“.
Più netta e argomentata la posizione di Giuseppe Conte: “L’abrogazione della legge Mancino non è prevista nel contratto di governo e non è mai stata oggetto di alcuna discussione o confronto tra i membri del Governo”, scrive su Facebook il premier. “Personalmente — sottolinea il capo dell’esecutivo — credo che il rispetto delle idee sia un valore fondamentale di ogni sistema democratico, ma allo stesso modo ritengo che siano sacrosanti gli strumenti legislativi che contrastano la propaganda e l’incitazione alla violenza e qualsiasi forma di discriminazione razziale, etnica e religiosa. In questo momento — conclude Conte — il governo deve lavorare e impegnarsi su molti fronti caldi: rilancio dell’occupazione, riforme strutturali che consentano la crescita economica e lo sviluppo sociale del Paese. Concentriamo su questi obiettivi il nostro impegno”.
(da agenzie)
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