“LIBERO” PROPONE DI SPARARE A RENZI
IL SOLITO SOBRIO TITOLO DELLA “DESTRA DELLA LEGALITA'”
Libero in apertura stamattina propone un metodo drastico per “stendere” (ovvero liberarsi di) Renzi: “Bisogna sparargli”, titola il quotidiano.
Il titolo accompagna un articolo di Vittorio Feltri in cui, come d’abitudine per il quotidiano, il direttore editoriale non dice mai che bisogna sparare a Renzi, ma spiega che essendo stato eletto con le primarie “non sarà comunque agevole buttarlo fuori dalla segreteria del PD”.
“Il problema è che Matteo ha vinto le primarie dopo aver perso il referendum, il che significa che il partito lo ha in ogni caso scelto quale capo da qui alle prossime consultazioni interne. Scacciarlo vorrebbe dire rinnegare le metodologie democratiche di cui i progressisti si sono vantati dal momento del varo delle medesime. Cosicchè sono condannati a tener buone le primarie in questione e a rispettare il loro vincitore col 40 per cento dei consensi.
Il Pd frantumato, scosso dalle divisioni intestine, non trionferà di certo nelle urne. Ma il segretario sarà inamovibile per lungo tempo. Stupidi i suoi rivali che insistono a ignorarlo. Egli è al momento in una botte di ferro inespugnabile. Il fatto che il Pd si sia decomposto a causa dell’ala sinistra non può essere attribuito a Matteo bensì a chi, pur di mandarlo a casa, non ha esitato a demolire la compattezza del gruppo. Ora qualcuno cerca di ricompattare la base e il vertice, però mi sembra una operazione velleitaria, quantomeno tardiva.”
Niente di nuovo sul fronte occidentale, insomma.
Immediata la reazione del Pd con un tweet del capogruppo dem alla Camera Ettore Rosato: “Ormai si è perso il senso delle parole. Il titolo di oggi di Libero è incitazione alla violenza che non ha precedenti, vergogna”.
(da “NextQuotidiano”)
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