L’ITALIA VERSO I 70.000 MORTI PER COVID
DIECI TREND DA TENERE D’OCCHIO NELLO SVILUPPO DELLA PANDEMIA: LO STUDIO DELLA FONDAZIONE EDISON
Una analisi della Fondazione Edison sulla situazione aggiornata dei decessi per Covid-19 in base alle statistiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dei governi nazionali evidenzia alcuni dati e trend precisi.
1) L’Italia è ormai il Paese europeo con il più alto numero di decessi totali dall’inizio della pandemia e in particolare quello con il più alto numero di morti nella seconda ondata. (Ci si riferisce qui ai dati ufficiali comunicati dai governi all’Organizzazione Mondiale della Sanità . Anche se altre fonti come l’ufficio di statistica spagnolo indicherebbero invece proprio nella Spagna il Paese europeo con più decessi totali).
2) L’Italia è il quinto paese al mondo per decessi da Covid-19 dall’inizio della pandemia, dopo Stati Uniti, Brasile, India e Messico.
3) Tuttavia, l’Italia è il primo Paese del G-20 per numero di decessi ogni milione di abitanti e il terzo assoluto nel mondo dopo San Marino e Belgio.
4) L’escalation dei decessi in Italia durante la seconda ondata è stata impressionante: siamo l’unico paese europeo che nelle ultime cinque settimane consecutive a tutto sabato scorso ha fatto registrare tra i 4.500 e i 5.000 morti ogni settimana. Il che ci sta portando a superare in queste ore i 70.000 decessi totali dall’inizio della pandemia.
5) In Italia, il numero di decessi durante la seconda ondata supererà nel giro di una settimana il numero di morti della prima ondata.
6) Una campagna vaccinale efficiente e a regola d’arte e una gestione prudente di assembramenti, distanziamenti e trasporti sarà cruciale per evitare che ad inizio primavera il numero di morti per Covid-19 dall’inizio della pandemia possa superare in Italia il livello di 100.000.
7) Spagna e Francia erano state colpite per prime dal Covid-19 durante la seconda ondata, seguite dal Regno Unito, mentre Italia e Germania hanno visto crescere il numero dei morti soprattutto da inizio novembre. Nelle ultime due settimane la tendenza dei decessi settimanali sta calando in Spagna e Francia; nel Regno Unito è in calo ma con segnali di ripresa della mortalità forse in seguito alla diffusione della “variante inglese”; in Italia il numero dei morti è calante ma resta elevato; in Germania è in fortissima crescita.
8 ) La Germania, a differenza di quanto è accaduto nella prima ondata, sta ora sperimentando un aumento molto sostenuto dei decessi. Il basso numero di morti in Germania durante la prima ondata non si spiega solo con il modello sanitario tedesco. Durante la prima ondata tutti i Paesi dell’Est Europa erano stati toccati molto poco dal Covid-19. La Germania dunque non era stata minacciata da Est. Invece durante la seconda ondata tutto l’Est Europa è stato colpito pesantemente dalla pandemia, in particolare i paesi prossimi con la Germania, come Polonia, Cechia e Ungheria. Durante questa seconda ondata la Germania è stata dunque completamente “accerchiata” dal Covid-19 ed ha finito anch’essa col capitolare. Nella settimana in corso la Germania potrebbe per la prima volta superare l’Italia per numero di decessi settimanali e oltrepassare la Spagna per numero di decessi cumulati nella seconda ondata.
9) Nella seconda ondata il Nord Est, il Centro e il Mezzogiorno d’Italia sono stati colpiti molto di più che durante la prima ondata del Covid-19. In termini di decessi cumulati ogni 100.000 abitanti le regioni più investite dalla seconda ondata sono state: Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento, Piemonte e Liguria. Il Veneto è stato colpito quasi quanto la Lombardia; la Toscana ha superato l’Emilia-Romagna.
10) Il picco dei decessi ogni 100.000 abitanti misurato sulle ultime due settimane sta ora toccando soprattutto il Triveneto, in particolare Friuli-Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento e Veneto.
(da agenzie)
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