LOGICA CINQUESTELLE: “DEVONO VOTARE I NOSTRI MA NOI NON VOTIAMO GLI ALTRI”
PER VICEPRESIDENZE E QUESTORI I GRILLINI ASPETTANO IL CONSENSO DELLE ALTRE FORZE POLITICHE, MA ESCLUDONO SOLUZIONI CONDIVISE… BERSANI HA BUON GIOCO A COMMENTARE: “POSIZIONI CURIOSA”
“Ora che siamo stati eletti al Parlamento, vogliamo essere presenti nelle Commissioni bicamerali, nelle giunte e negli uffici di presidenza di Camera e Senato”.
Il Movimento 5 Stelle mette da parte le beghe interne del caso Grasso e guarda avanti, confermando che “vogliamo partecipare alle decisioni che si prendono al chiuso delle stanze dei bottoni, per rispetto della volontà popolare che ci ha scelto”.
“Dopo la nomina della presidente della Camera Laura Boldrini siamo a una prima giornata cruciale”, spiega la presidente in pectore dei deputati del M5S Roberta Lombardi in un post ospitato dal blog di Beppe Grillo.
“Alle 18, a Montecitorio – ricorda – ci sarà la prima conferenza dei Capigruppo: si parlerà della composizione dell’Ufficio di Presidenza che verrà votato in aula giovedì, decidere le nomine dei suoi vicepresidenti e soprattutto scegliere i questori: veri e propri controllori – sottolinea – dei conti alla Camera”.
“Noi cittadini del Movimento 5 Stelle presenteremo i nostri candidati per tutti questi ruoli perchè – ribadisce – vogliamo essere protagonisti del rinnovamento che abbiamo promesso in campagna elettorale”.
La Lombardi quindi aggiunge: “E’ arrivato il momento di dare dimensione alle preoccupazioni di Lamberto Dini e Beppe Pisanu. E’ giunta l’ora di ‘rendicontare le caramelle’ e, dunque di portare le istanze di quel 25 e passa per cento di elettori che ha votato il Movimento 5 stelle”.
Il leader 5 Stelle si riferisce a una conversazione tra i due esponenti politici riportata il 14 marzo da la Repubblica, nella quale Dini e Pisanu esprimevano preoccupazione sulla presenza dei parlamentari dei 5S all’Antimafia o al Copasir.
Posizioni ribadite poi dalla Lombardi nel corso di una anomala conferenza stampa (le domande dei giornalisti non erano consentite).
“Vogliamo il riconoscimento del nostro ruolo, non vogliamo poltrone e noi non faremo accordi con i partiti – ha detto – La responsabilità di lasciarci fuori nel caso se la prenderanno loro”, ha detto.
Le rivendicazioni del M5S, che pretende di essere votato per le cariche isttuzionali in virtù del consenso raccolto alle elezioni, ma si rifiuta di votare chicchessia, hanno fatto sorridere il segretario del Pd Pierluigi Bersani.
“Curiosa posizione…”, ha detto commentato il leader democratico. “Ma noi siamo gente di buona volontà . Vedremo”, ha aggiunto.
Alle parole di Bersani, ha fatto eco il neo presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda: “Non concediamo nulla, tutte le forze politiche devono essere rappresentate”.
(da “La Repubblica”)
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