MESSINA DENARO, I PM INDAGANO SULLA “PROFEZIA” DI BAIARDO
POTREBBERO SENTIRE ANCHE GILETTI… I GIUDICI VOGLIONO VERIFICARE LA TESI SUL BOSS E CAPIRE COSA C’ENTRANO I GRAVIANO
Salvatore Baiardo è l’ex gelataio molto vicino ai fratelli Graviano che ha profetizzato l’arresto di Matteo Messina Denaro. O meglio: subito dopo la cattura dell’ultimo dei Corleonesi ha cominciato a circolare una sua intervista a Non è l’Arena in cui parlava di un boss malato e ormai pronto a farsi prendere.
Successivamente, in un altro intervento nella trasmissione di Giletti, Baiardo ha detto che ‘U Siccu sta per morire e che il conduttore di La7, facendolo parlare, «sta rischiando molto». Ora, fa sapere Il Fatto Quotidiano, i magistrati vogliono vederci chiaro su di lui. E soprattutto sulla sua tesi, secondo la quale il “regalino” di Messina Denaro serva a togliere alcuni carcerati dal 41 bis. Per questo i giudici di Firenze e Palermo hanno acquisito le due interviste rilasciate alla tv. E potrebbero ascoltare anche il conduttore.
La frase sui Guttadauro
Tra le curiosità della magistratura ce n’è infatti una in particolare. Durante un passaggio dell’intervista, quando Giletti gli domandava chi fosse la fonte delle sue informazioni, Baiardo ha risposto che veniva da un ambito palermitano ma non dai fratelli Graviano. Aggiungendo che a Palermo non ci sono solo loro. Il conduttore ha replicato che a Palermo «c’è Guttadauro, per esempio, del quale si parla molto». E Baiardo ha replicato che «ci sono altre persone». I fratelli Guttadauro noti alle cronache di mafia sono tre. Giuseppe, ex chirurgo dell’ospedale Civico di Palermo, è detenuto. Era stato liberato a febbraio 2022. Ma è tornato in carcere perché i carabinieri del Ros lo hanno beccato a comunicare con altri. Il fratello Filippo invece ha finito di scontare la pena ma si trova all’ergastolo bianco nel carcere di Tolmezzo. Si tratta del cognato di Messina Denaro (ha sposato la sorella Rosalia) e del padre di Lorenza Guttadauro, attuale legale del boss.
Il terzo fratello
Il terzo fratello Guttadauro di nome fa Carlo. È un importante imprenditore del settore della pesca. Vive a Bagheria ed è stato assolto in appello dopo alcune dichiarazioni di collaboratori di giustizia che lo chiamavano in causa nell’organizzazione.
L’ex gelataio di Omegna già condannato per calunnia invece è stato sentito da Luca Tescaroli e Luca Turco, che indagano sui mandanti esterni degli attentati di Milano e Firenze. Intanto l’ex magistrato e attuale senatore M5s Roberto Scarpinato, che aveva definito Baiardo come il portavoce della mafia, proprio su il Fatto Quotidiano precisa meglio il suo pensiero: quello di Baiardo è stato «un doppio avvertimento. Per un verso ad altri boss stragisti che non hanno condiviso affatto le sue plateali dichiarazioni di sfida e i suoi annunci nel dibattimento “’ndrangheta stragista”. E che potrebbero aver fatto la scelta di condurre per loro conto una trattativa segreta che è passata sulla testa di Graviano e che potrebbe sacrificarlo. E, per altro verso, agli interlocutori di costoro che hanno commesso l’errore di sottovalutare le sue risorse».
(da agenzie)
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