METODI SOVRANISTI: LA RUSSIA INTIMA A NAVALNYJ L’IMMEDIATO RIENTRO A MOSCA O IL CARCERE
ALTRA STRETTA SU MEDIA E OPPOSIZIONE: CINQUE PERSONE INSERITE NELLA LISTA DI “AGENTI SEGRETI”… PUTIN VUOLE IMPEDIRE CHE QUALCHE OPPOSITORE SI CANDIDI ALLE ELEZIONI PRESIDENZIALI DEL 2021
Prendere immediatamente un volo da Berlino per Mosca e presentarsi al suo giudice di sorveglianza domattina o essere arrestato se rientrerà in Russia dopo la scadenza. L’ultimatum ad Aleksej Navalnyj è arrivato via sms al suo avvocato.
L’ufficio moscovita del Servizio penitenziario federale russo (Fsin) ha minacciato di convertire la sua condanna alla libertà vigilata nel cosiddetto “caso Yves Rocher” in una pena detentiva se l’oppositore non si presenterà al giudice di sorveglianza entro le 9 di domattina.
Navalnyj si trova a Berlino dallo scorso agosto dove è stato trasferito e curato dopo essere finito in coma su un volo Tomsk-Mosca a causa di quello che diversi laboratori occidentali hanno definito avvelenamento da agente nervino Novichok.
Navalnyj si trova tuttora a Berlino in convalescenza. E dal momento che gli è impossibile presentarsi domani a Mosca, rischia tre anni e mezzo di carcere.
Nel comunicato ricevuto dall’avvocato Vadim Kobzev e diffuso su Twitter, l’Fsin fa riferimento all’articolo pubblicato su Lancet il 22 dicembre che raccoglie tutti i dati sull’avvelenamento con il Novichok e sul trattamento di Navalnyj presso la clinica Charitè di Berlino. Navalnyj, si legge nella rivista scientifica, è stato dimesso il 20 settembre e che i sintomi della sua malattia sono spariti il 12 ottobre. “Perciò – conclude l’Fsin – il condannato non sta adempiendo ai suoi obblighi e sta evadendo la supervisione dell’ispettorato”.
Navalnyj era stato condannato a tre anni e mezzo di carcere con sospensione della pena e cinque anni di libertà vigilata il 30 dicembre del 2014 per frode ai danni di Yves Roches: processo giudicato “politico” dalla Corte europea per i diritti umani.
Il periodo di libertà vigilata è stato successivamente esteso di un anno e perciò scade il prossimo 30 dicembre, mercoledì
Se l’evasione degli obblighi sarà confermata, il Servizio penitenziario federale potrà chiedere che la sospensione della pena venga convertita in detenzione. E, se la richiesta dell’Fsin fosse accolta, Navalnyj rischierebbe dunque tre anni e mezzo di carcere.
“È impossibile che possa comparire all’Ispettorato di Mosca domani. Ma l’Fsin pensa al buon senso? Gli è stato dato un ordine e lo stanno adempiendo”, ha scritto la portavoce di Navalnyj, Kira Jarmish, accusando il Cremlino di essere dietro la manovra.
In vista delle elezioni parlamentari 2021, le autorità hanno lanciato una stretta sull’opposizione che non riguarda solo Navalnyj. Oggi per la prima volta delle persone fisiche sono state inserite nella lista degli “agenti stranieri”, etichetta di staliniana memoria finora usata solo contro ong e media.
Approvata per la prima volta nel 2012, la legge sugli agenti stranieri riguardava le ong finanziate dall’estero. Il provvedimento è stato in seguito esteso a media, giornalisti indipendenti e blogger, ma finora era stata usata solo contro delle testate.
Oggi il ministero della Giustizia ha però dichiarato “agenti stranieri” cinque individui: quattro giornalisti e il noto attivista 79enne Lev Ponomariov che giornalista non è.
Un provvedimento approvato la scorsa settimana dalla Duma, la Camera bassa del Parlamento, e che deve ancora ricevere il via libera del Consiglio legislativo, il Senato russo, ed essere firmato da Putin per entrare in vigore, estende però la definizione di “agente straniero” anche agli individui impegnati in attività politiche che ricevano fondi dall’estero.
(da “La Repubblica”)
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