NOVEMILA EVASORI FESTEGGIANO IL COLPO DI SPUGNA DI RENZI
LE FURBIADI: AL MACERO UN FASCICOLO SU TRE… 3.500 ARCHIVIAZIONI SOLO A MILANO, GRAZIE ALL’INNALZAMENTO DEI LIMITI DI PUNIBILITA’
“Abbiamo chiesto l’archiviazione di 1.200 fascicoli solo per l’omesso versamento dell’Iva.Contestazioni relative agli ultimi quindici mesi”.
In Procura a Milano sono questi i primi risultati della nuova disciplina sull’evasione che prevede l’innalzamento dei tetti di non punibilità : da 50 a 150mila euro per l’omesso versamento delle ritenute, da 150mila a 250mila per l’Iva.
In Procura non si sono fatti cogliere impreparati: “Da mesi avevamo smesso di trasmettere le carte all’ufficio gip”, raccontano i pm.
Così in un attimo sono stati cancellati 1.200 fascicoli solo per l’Iva.
A questi dovranno essere aggiunti quelli sulle ritenute.
E migliaia di fascicoli già a dibattimento: “In tutto prevediamo oltre 3.500 casi”, spiegano in Procura.
Quanti processi tributari finiranno con l’archiviazione? “Trenta per cento”, azzardano a Milano.
Ma parlando con pm di tutta Italia si raccolgono previsioni molto varie: dal 20 per cento di Genova fino al 75 del Friuli. In media, secondo i pm, siamo oltre il 30 per cento. Un processo su tre.
Anche se molte Procure interpellate dal Fatto stanno ancora elaborando le statistiche.
I primi dati riflettono le analisi del Sole 24 Ore pubblicate un anno fa: su 38 procure si parlava di circa 9.000 archiviazioni su più di 25 mila fascicoli.
Milano da sola vale una bella fetta d’Italia. Capitale economica e Procura molto attiva, guida da sempre la classifica dei reati tributari: 2.494 in un anno (al quinto posto c’è Monza, a pochi chilometri di distanza). Seguono Roma (1.785), Torino (1.110) e Napoli (458).
Per i rinvii a giudizio, Milano (1.419) stacca tutti: Roma è a 438.
Adesso migliaia di indagini finiranno nel nulla. Un disastro? Le opinioni dei pm, che preferiscono non essere nominati, sono discordanti: “Perdiamo un fascicolo su tre, ma nel caso dell’Iva l’accertamento del mancato pagamento resta”.
Insomma, si dovrebbe finire per pagare anche senza reato. Altri pm lombardi non sono d’accordo: “La sanzione penale è un deterrente. Se ci tolgono anche quello, restiamo in mutande”.
A Udine il procuratore Antonio De Nicolo teme che la nuova disciplina possa portare all’archiviazione di tre fascicoli su quattro. Perchè un dato così disomogeneo? Semplice, dove il tessuto economico è fondato sulle piccole imprese, come in Friuli e Veneto, l’innalzamento del tetto avrà effetti molto più pesanti. Dove prevalgono le medio-grandi imprese — vedi la Lombardia — si sentirà meno.
E il resto d’Italia? La procura di Torino deve ancora fare un conteggio preciso: “Stiamo facendo un piano con l’Agenzia delle Entrate”, afferma il procuratore capo Armando Spataro.
I dati esatti si sapranno la prossima settimana. Il pool di pm specializzati in reati economici, guidato dall’aggiunto Vittorio Nessi, prevede molte centinaia di archiviazioni in arrivo.
“Un proscioglimento che — si ribadisce — non vuol dire sempre impunità : resterà la sanzione amministrativa dell’Agenzia delle Entrate”.
“A Genova in pochi giorni abbiamo contato 150 archiviazioni”, raccontano dalla Procura ligure. Siamo tra il 20 e il 25 per cento del totale. Un po’ sotto la media nazionale.
A Modena il procuratore capo reggente Lucia Musti ha emanato un ordine di servizio per bloccare tutti i procedimenti penali in questione: gli avvisi di conclusione indagini verranno richiamati indietro ed eventualmente rielaborati in base alla nuova normativa, così come le richieste di rinvio a giudizio.
All’Agenzia delle Entrate è stato chiesto di non inviare più le notizie di reato per i casi sospetti (visto che non si tratta più di reato).
Ferruccio Sansa
(da “il Fatto Quotidiano”)
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