OBAMA CHIAMA RENZI, ALLERTA SU ITALIA E VATICANO, MA C’E’ IL TIMORE PSICOSI
TRA ALLARMISMI E FALSI ALLARMI, SI CERCA DI NON CREARE PANICO IMMOTIVATO
“L’ambasciata statunitense a Roma informa i cittadini Usa che la polizia italiana ha dato notizia di un individuo armato nell’area vicino all’ospedale San Giovanni, in via dell’Amba Aradam…”. E’ in corso una “caccia all’uomo”. Conclusione: “Per favore, evitate quest’area”.
Oggi i cittadini statunitensi che si trovano nella capitale italiana si sono visti recapitare questo messaggio di allerta. Il riferimento è a quanto avvenuto in mattinata al nosocomio vicino alla Basilica di San Giovanni in Laterano.
Una notizia già diffusa da tg e agenzia di stampa, che però la sede diplomatica Usa ha ritenuto opportuno segnalare ai connazionali con apposite email.
È il secondo messaggio di allerta nel giro di due giorni. In precedenza un altro messaggio segnalava i luoghi ritenuti “sensibili” dall’Fbi per possibili attacchi terroristici: La Scala e il Duomo a Milano, Piazza San Pietro a Roma e poi chiese, ristoranti e luoghi di ritrovo nelle due città .
È la conferma che, dopo gli attentati di Parigi, l’Italia è in cima alle attenzioni degli americani in fatto di sicurezza. Anche per la presenza del Vaticano in territorio italiano.
C’è anche questa cornice oggettiva intorno alla telefonata che oggi Barack Obama ha fatto a Matteo Renzi.
Il presidente degli Stati Uniti ha voluto fare il punto con il premier italiano prima del colloquio con Francois Hollande, che martedì prossimo sarà a Washington per un bilaterale che potrebbe risultare cruciale nella strategia anti-Isis dell’occidente. Anche perchè giovedì invece il presidente francese parlerà con Vladimir Putin (mercoledì riceverà Angela Merkel all’Eliseo).
Non a caso, con Renzi, il presidente Usa ha trattato due fronti precisi della stessa questione. Primo: la situazione in Siria, alla luce dei colloqui di Vienna che vorrebbero avviare una fase di transizione nel paese ora in mano ad Assad.
Secondo: i rapporti con la Russia, paese che come gli Usa e la Francia è impegnato nei bombardamenti anti-Isis in Siria e che ha relazioni diplomatiche preferenziali con Roma, nonostante la storica alleanza dell’Italia con gli Stati Uniti.
Nel colloquio con Putin al G20 di Antalya, Obama ha registrato una disponibilità maggiore della Russia a intraprendere iniziative comuni, ma il percorso è solo iniziato, gli incontri della prossima settimana potrebbero aggiungere dei passi in più, la conversazione con Renzi è servita anche per aggiungere tasselli utili ai prossimi colloqui.
Ad ogni modo, la lunga telefonata partita dalla Casa Bianca non è servita per chiedere all’Italia un maggiore coinvolgimento militare in Siria.
Obama non ci ha chiesto di impiegare i nostri tornado per bombardare, oltre che per le azioni di perlustrazione e individuazione di obiettivi che già stiamo svolgendo in Iraq.
Non è questo il punto ora. L’Italia, gli ha confermato Renzi, “farà la sua parte” d’accordo con gli alleati, come testimonia la scelta di confermare la presenza militare italiana in Afghanistan e aumentare il contingente in Iraq.
Ma allo stesso tempo l’Italia riesce a conservare la sua posizione di massima prudenza sulla guerra e massimo scetticismo sui raid effettuati senza una strategia lungimirante e concordata da tutti gli attori in causa, soprattutto Usa e Russia, partner di bombardamenti scoordinati tra loro. La prudenza del resto è per ora la linea più condivisa: dall’Europa agli Usa.
L’urgenza immediata è di altro tipo per Renzi.
La crociata che il premier ha imbracciato per ora è quella contro le psicosi e il panico, gli allarmismi e i falsi allarmi. Come quello che stamattina gli è arrivato su whatsapp. Una bufala, ma molto pericolosa: la registrazione audio di una conversazione tra mamma e figlia a Roma, con la prima che pregava la seconda di non uscire per il rischio attentati nei quartieri della movida romana.
Renzi ci ha pensato mezza mattinata e poi ha deciso di agire sullo stesso terreno.
Niente interviste tv e nemmeno cinguettii su twitter. Nessun post su Facebook. Si è inventato un modo nuovo di controbattere, del tutto inedito da parte della presidenza del Consiglio. Insomma, anche Renzi ha registrato un suo audio, diffuso poi alle agenzie di stampa su whatsapp.
L’implorazione: “Qualcuno pensa di essere simpatico o divertente ma non si rende conto che suscita e crea un clima di ulteriore paura, talvolta persino di panico. Io vorrei invitare tutti a non cascarci, a non farvi fregare da questo clima che qualcuno vorrebbe creare”.
Ma certo non è semplice. Perchè accanto alle bufale, ci sono poi gli allarmi che si susseguono, le allerta su pacchi bomba che per fortuna non si rivelano tali, come quello che di nuovo oggi ha interrotto il funzionamento della metro a Roma per qualche ora, quello che ha causato disagi ad una fermata del tram nella capitale, la valigia sospetta al Duomo di Milano.
E poi si ci sono le informative che arrivano dagli Usa, come quella dell’Fbi che ieri ha scatenato il ‘security warning’ dell’ambasciata.
Sono cose che inevitabilmente vanno a sporcare lo sforzo del premier per far sentire il paese assicuro, evitare l’effetto Parigi che sarebbe nefasto per il clima nel Belpaese e anche per l’economia.
Perciò il capo del governo conferma tutti i suoi impegni. La vita va avanti.
Stamane ha inaugurato il nuovo pronto soccorso all’ospedale Santo Spirito, che sarà centrale per le emergenze durante il Giubileo al via l’8 dicembre. Ma Renzi ha voluto esserci stamattina proprio per quella che definisce un’attività di ‘Giubileo caring’. Cioè come fare in modo che il Giubileo venga vissuto e raccontato come evento in sè e non solo come ‘allarme sicurezza’. Domani invece il premier sarà alla reggia di Venaria in Piemonte per il ‘Digital day’.
Sarà il giorno per due lanci ufficiali: il nuovo sito di Palazzo Chigi, fermo ad un’impostazione che risale al 1998, e la nuova corsa del sindaco di Torino Piero Fassino per le comunali della prossima primavera.
(da “Huffingtonpost”)
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