OCSE: “RIDURRE TASSE SUL LAVORO E’ PIU’ IMPORTANTE CHE IMU”
DALL’ORGANISMO EUROPEO PAROLE CHIARE DI FRONTE A PROPOSTE DEMAGOGICHE
Rallenta la crescita italiana, ma con le giuste misure la recessione potrebbe finire alle spalle già quest’anno.
Eppure non si può allentare la presa fiscale, ma si devono consolidare gli sforzi di riduzione del debito e continuare le riforme strutturali sulla scia di quanto fatto nel 2012.
Così l’Ocse entra nel vivo del dibattito sull’economia italiana e punta il dito contro le ipotesi di modifica o eliminazione dell’Imu.
Stop all’eliminazione dell’Imu.
“Considerando che il forte vincolo di bilancio dell’Italia va rispettato, bisogna stabilire delle priorità . Noi riteniamo che la scelta fiscale coerente con queste condizioni e con le priorità indicate dal governo sia la riduzione delle imposte sul lavoro. Altre scelte si potranno fare più avanti e andranno garantite le coperture”, spiega chiaramente il capo economista Pier Carlo Padoan.
Il segretario generale Angel Gurrìa aggiunge che “è la tendenza generale nel mondo e nei Paesi Ocse quella di tagliare le tasse sulle imprese e sul lavoro compensando con imposte sui consumi, su proprietà immobiliari e su emissioni di gas serra”.
Sulla tassa sulla casa si era espresso anche l’ex premier Mario Monti, che proprio dalla presentazione del rapporto Ocse ha bollato la questione come un “tema non degno dell’attenzione quasi morbosa” di questi giorni.
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