ORA PAGHIAMO ANCHE LA SETTIMANA BIANCA AI FIGLI DELL’EUROCASTA CON STIPENDI DA 4.200 EURO
IL PARLAMENTO EUROPEO FINANZIERA’ LE VACANZE DEI FIGLI DEI DIPENDENTI CON 84.000 EURO…. L’INDIGNAZIONE DEI DEPUTATI E DELLA STAMPA TEDESCA… PER GLI ITALIANI E’ NORMALE: “LE GITE SCOLASTICHE SONO SEMPRE SOVVENZIONATE CON DENARO PUBBLICO, DA NOI E’ UNA CONSUETUDINE”
Mentre al Parlamento europeo si sta discutendo se concedere o meno al personale dell’istituzione lo scatto di stipendio richiesto del 3,7%, con i governi nazionali che lo ritengono eccessivo e la commissione che invece è favorevole, mentre anche a Bruxelles scarseggiano i soldi per finanziare le grandi opere pubbliche, non si solleva alcuna obiezione per pagare le vacanze ai figli dei dipendenti.
La notizia, resa pubblica dal quotidiano tedesco Die Welt, ha suscitato invece l’indignazione dell’opinione pubblica tedesca, dei media e dei parlamentari germanici che ne erano all’oscuro.
In pratica il Parlamento europeo (finanziato dai singoli Stati e quindi anche dai contribuenti italiani) ha deliberato di finanziare la settimana bianca dei figli dei propri dipendenti.
Si tratta di 80 ragazzi, maschi e femmine, in età tra gli 8 e i 17 anni, che a febbraio trascorreranno sette giorni di carnevale a Spiazzi di Gromo, in val Seriana, in provincia di Bergamo.
Scrive il Die Welt: “la crisi economica tiene in scacco l’Europa, quasi un decimo della popolazione attiva è senza lavoro, eppure esiste una piccola isola felice, il parlamento Ue a Bruxelles”.
Ovviamente i ragazzi non andranno in un ostello, ma in un confortevole albergo: il programma prevede lezioni di sci, attività didattiche in campo linguistico e persino “esercitazioni con cani da neve”.
L’eccentrica iniziativa costerà alle tasche dei contribuenti europei ben 84.050 euro, il contributo stanziato dall’Europarlamento.
Di fronte alle critiche della stampa, la portavoce dell’Assemblea, Marjorie Van Den Broeke, ha dato questa giustificazione imbarazzata che ha peggiorato la situazione: “la nostra commissione aiuta le famiglie a basso reddito”.
Ecco invece come stanno le cose: ogni partecipante deve pagare 920 euro, ma la spesa effettiva per le famiglie sarà minima.
Per i figli dei dipendenti con reddito mensile netto fino a 4.200 euro (la paga più bassa che esista al Parlamento europeo) la settimana bianca costerà appena 304 euro, viaggio compreso: l’europarlamento infatti ha fissato un generoso contributo di 616,14 euro a testa.
Uno sconto del 66% in pratica.
Per i genitori che percepiscono uno stipendio netto di 8.000 euro invece, il contributo sarà di 414 euro.
Orbene, stipendi di 4.200 e 8.000 euro netti al mese necessitano forse di un aiuto e sarebbero equiparabili a quelli di famiglie indigenti?
Non c’è limite alla vergogna.
La parlamentare tedesca Inge Grasse l’ha definita “una deplorevole caduta d’immagine del nostro parlamento europeo”, mentre dal governo tedesco si precisa che “da noi certe cose non succedono”.
Dall’ufficio italiano del Parlamento europeo, il responsabile invece minimizza: “Che dramma sarà mai, le gite scolastiche sono sempre sovvenzionate con denaro pubblico, in Italia è una consuetudine”.
Bene, almeno una cosa siamo riusciti allora ad esportare in Europa: la nostra capacità di buttare soldi pubblici.
Ovviamente, sulla vicenda, silenzio bipartisan dei deputati italiani…
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