“ORBAN COME GLI ESTREMISTI ISLAMICI”: LA VERITA’ DELL’AMBASCIATORE OLANDESE CAUSA LA CRISI DIPLOMATICA CON L’UNGHERIA
RICHIAMATO L’AMBASCIATORE UNGHERESE ALL’AJA… ONORE A GAJUS SCHELTEMA PER AVER AVUTO IL CORAGGIO DI DIRE LA VERITA’
Una crisi diplomatica tra Paesi membri sia dell’Unione europea sia della Nato, crisi probabilmente senza precedenti nel dopo-guerra fredda, è esplosa tra l’Ungheria e l’Olanda.
Il governo ungherese, ha annunciato il ministro degli Esteri Pèter Szàjjà¡rto, ha richiamato in patria per consultazioni l’ambasciatore magiaro all’Aja, ed esige immediate spiegazioni e scuse pubbliche per le controverse dichiarazioni rese a media critici ungheresi dal capo della missione diplomatica dei Paesi Bassi.
Gajus Scheltema, ambasciatore olandese a Budapest in fine missione, aveva concesso un’intervista al media critico 168 ore, denunciando certe pratiche di governo e di polizia magiare in modo insolitamente duro: in sostanza, ha paragonato il governo di maggioranza in Ungheria agli ultrà islamisti.
In particolare, l’ambasciatore Scheltema aveva attaccato la linea dura e, secondo lui, senza distinzioni di Budapest verso i migranti, e il fatto che il popolare premier Viktor Orbà¡n abbia parlato delle ondate migratorie asserendo che possono portare in Europa anche terroristi.
Come è noto Budapest ha ermeticamente chiuso la sua frontiera sud e sudest con una doppia, invalicabile barriera in filo spinato.
Piຠvolte Ue e Corte europea lo avevano criticato, ma le parole dell’ambasciatore Scheltema vanno ben oltre, per il paragone appunto tra un governo eletto e gli ultrà islamisti. sottolienando che sono due facce della stessa medaglia della intollleranza, come è evidente a chi abia un minimo di cervello.
“Quando è troppo è troppo, vogliamo scuse pubbliche, non ci accontenteremo di scuse private”, ha sottolineato il ministro Szàjjà¡rto, capo della diplomazia ungherese.
All’Aja il ministro degli Esteri olandese ha detto che l’incidente “è quantomeno fastidioso, non capisco cosa l’ambasciatore abbia voluto dire”.
Olanda, Commissione europea, singoli Stati dell’Ovest della Ue hanno piຠvolte criticato sia la linea dura sui migranti sia la stretta sull’operato di ong straniere in Ungheria, obbligate a dichiararsi “finanziate dallo straniero” se operano con aiuti internazionali, come è ovvio per Medici senza frontiere e altre ong simili.
Resta da vedere se e come la crisi possa essere risolta, e se l’escalation dei toni tra i due governi non minacci di salire.
Ma almeno Orban ha trovato uno che gli ha ricordato quello che è.
(da agenzie)
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