PAOLO SAVONA E IL CONTO CORRENTE IN SVIZZERA
L’ANOMALIA DI UN MINISTRO DEL TESORO ITALIANO CHE HA UN DEPOSITO DI UN MILIONE E TRECENTOMILA EURO IN SVIZZERA
Paolo Savona è finito nella bufera nei giorni scorsi a causa delle dimissioni date-non date (o, per meglio dire: comunicate-non comunicate) da Euklid. Mentre sulla questione della formalità delle comunicazioni alla Camera di Commercio inglese le cose sembrano chiare e la responsabilità va trovata in un errore dell’ente o dell’azienda, la questione sostanziale del conflitto d’interessi del ministro, che rimane azionista della Jupiter PD perchè ha quote del fondo che, visto che opzioni di altri sono state esercitate, ammonteranno a breve al 5%, rimane comunque sul tavolo.
Così come rimane sul tavolo la questione del milione e trecentomila euro in Svizzera, che Savona, secondo la dichiarazione dei redditi pubblicata sul sito della presidenza del Consiglio dei Ministri, mantiene ripartiti in una polizza Lifeplus e in un conto corrente.
Nulla di illegale da nessun punto di vista, ma una scelta curiosa in un governo che nel frattempo sta organizzando piani e conti di risparmio per agevolare gli investimenti degli italiani in titoli di Stato.
Il conto corrente in Svizzera di Paolo Savona quindi è già oggi argomento di discussione e di imbarazzo per il ministro, perchè si può facilmente malignare sull’Italexit (ovvero sull’uscita dell’Italia dall’euro) e sulla capacità di proteggere dei propri risparmi dalle possibili conseguenze dell’abbandono della moneta unica avendone un deposito non indifferente in un luogo in cui il fisco italiano non può arrivare (se non in caso di indagini fiscali).
Eppure nella lunga lettera di replica al Corriere che Savona ha affidato al sito Scenari Economisti dopo aver evitato di replicare all’autore dell’articolo Federico Fubini non si fa alcun cenno al conto corrente in Svizzera.
Come mai?
(da “NextQuotidiano”)
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