“PRENDIAMO IL CAMPIDOGLIO, MA DI ME NON SI DEVE SAPERE NULLA”: LE CHAT TRA MARRA E ROMEO
“DOBBIAMO SCREDITARE GIACHETTI”… I VERBALI, LE CONVERSAZIONI, GLI INCARICHI E GLI STIPENDI
Ci sono i ricatti, gli intrighi, i progetti.
Ma soprattutto c’è la storia del sacco di Roma da parte di uomini della destra romana che, per contare qualcosa, hanno puntato tutto sulla sindaca grillina. E hanno sbancato.
Le chat depositate al tribunale del Riesame per la richiesta di scarcerazione di Raffaele Marra (ex capo del personale capitolino, in carcere dal 16 dicembre per corruzione), dipingono un quadro inquietante.
Nelle intenzioni degli inquirenti, servivano a dimostrare lo strapotere di Marra e a spiegare per quale motivo il costruttore Scarpellini avesse deciso di pagargli ben due appartamenti.
In realtà , svelano qualcosa di più. Raccontano l’ascesa di Mr. Polizza, Salvatore Romeo, l’ex capo della segreteria politica di Virginia Raggi, e di Mr. Affari Immobiliari, Marra, appunto.
Si erano conosciuti al dipartimento Partecipate. E hanno deciso che meritavano miglior fortuna. L’hanno fatta con Virginia Raggi.
Le macchinazioni erano cominciate già prima delle comunarie del Movimento Cinque Stelle, ma dopo la vittoria, festeggiata con esultanze via chat, Marra e Romeo si mettono a lavorare sodo.
È stata proprio l’avvocata grillina a spiegare al procuratore aggiunto Paolo Ielo e al sostituto Francesco Dall’Olio che Marra le fu presentato da Romeo e che era uno “che conosceva benissimo la macchina amministrativa”.
“COME RISPONDERE A GIACHETTI
A leggere gli atti viene il sospetto che Marra sia lo stratega della vittoria di Raggi. A metà marzo, più o meno, l’ex numero uno delle risorse umane scrive a Romeo: “Quanto alla polemica che Giachetti (candidato sindaco del Pd, ndr) ha fatto sul praticantato di Virginia, deve rispondere così. Giachetti non è nemmeno laureato. E se si contano gli anni passati con Rutelli, 8, e quelli da parlamentare, è sempre stato pagato dalla politica. Lei può vantare i titoli di studio. È vero che non ha grande esperienza politica, ma è la novità . Deve far leva su questo”.
L’uomo che ha stipulato due polizze a favore di Raggi risponde: “Grande! Riferisco subito”.
E Marra: “Ricordatevi che non deve uscire che dietro ci sono io”. Poi, ancora, qualche giorno dopo: “Mi raccomando non cedete alla provocazioni. Non è ancora il nostro momento di parlare”.
“METTERE UOMINI DELLA FINANZA”
Aprile. Marra e Romeo si sentono ogni giorno. L’ex vice capo di gabinetto è l’eminenza grigia della scalata pentastellata al Campidoglio. “Mi ha fatto molto piacere avere sentito V. a Porta a Porta. È stata brava. E ha fatto una bella figura anche con l’idea di affiancarsi di alcuni uomini della Guardia di Finanza. È piaciuta anche a Bruno Vespa”. Marra è un ex ufficiale delle Fiamme Gialle. Un mondo che non ha mai abbandonato. Il dubbio è che a suggerire questa iniziativa a Raggi sia stato proprio lui.
“DOBBIAMO DANNEGGIARLO”
La campagna elettorale è in corso. Romeo contatta l’amico per segnalargli la partecipazione di Giachetti a una trasmissione televisiva. E scrive: “Guardala. Dobbiamo trovare qualcosa per sputtanarlo. Scava anche nel suo passato”.
Marra, secondo voci che girano in Campidoglio, sarebbe colui che organizzò il dossieraggio ai danni dell’avversario di Raggi alle primarie del Movimento, Marcello De Vito, oggi presidente dell’assemblea capitolina.
Ipotesi sulle quali ora indaga anche la procura di Roma. Questo messaggio sembra dare forza a quell’ipotesi. Peraltro non è l’unico. Qualche giorno dopo, Romeo contatta di nuovo l’ex capo del personale: “Devi chiamare l’innominabile. Mi serve un controllo su di lei”. Chi sia lei non si sa.
“HO LAVORATO ALLA MACROSTRUTTURA
Nelle conversazioni tra Marra e Romeo, sono ricorrenti i riferimenti alla “macrostruttura”. Ovvero la modifica della pianta organica dei dirigenti del Campidoglio. E, leggendo le chat, non c’è dubbio che sia stata opera di colui che poi, non a caso forse, divenne il capo delle Risorse Umane.
Raggi ancora non è stata eletta e i due si parlano in continuazione di questo argomento. Romeo lo sprona spesso: “Mettiti avanti col lavoro. Ci serve”.
L’altro risponde: “Ho studiato la normativa per gli uffici di diretta collaborazione del sindaco, del vice sindaco e degli assessori”. Ancora: “Ho messo in fila le cose per lo staff del sindaco. Ho segnalato incarichi e possibili retribuzioni. Ho lasciato tutto a V.”.
Non solo le risorse umane. Dai messaggi trovati sul telefonino di Marra (che ieri è stato restituito al suo avvocato, Francesco Scacchi) viene il sospetto che Marra, indagato insieme a Raggi per l’abuso d’ufficio sulla nomina del fratello, abbia dettato anche l’agenda politica di “Madame”. Metà giugno. Si aspetta il ballottaggio: “Riceverai due mail. Una con la macrostruttura e una con la lista delle prime cose da fare appena eletta e relativa tempistica. Esattamente come mi aveva chiesto V.”.
(da “La Repubblica”)
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