PRESA DIRETTA DOMANI SVELA I SEGRETI DI MARRA: L’ INTERVISTA ALLA SEGRETARIA DEL SINDACATO DEI DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
LA DENUNCIA: “COSI’ MARRA HA AGGIRATO UNA SENTENZA DEL TAR PER MANTENERE IL RUOLO CONFERITOGLI DALLA POLVERINI”
Mai come in questi ultimi sei mesi i media, italiani ma anche internazionali, hanno tenuto gli occhi puntati su Roma.
La conquista del Campidoglio da parte di una giovane donna del Movimento 5 Stelle, e con una massa di consensi addirittura doppia rispetto al suo competitore, era una notizia troppo grossa per non dover essere approfondita e analizzata con meticolosità .
Tanto più per le aspettative che questa rivoluzione aveva generato nei cittadini.
I fatti che poi hanno costellato questi primi mesi di governo della capitale d’Italia, dalle polemiche su Paola Muraro, l’assessore all’Ambiente già consulente dell’Ama ora indagata per presunti reati ambientali, alle dimissioni di pedine importanti della giunta, per arrivare agli arresti del capo del personale Raffaele Marra e dell’immobiliarista Sergio Scarpellini, non potevano che generare ancora più attenzione.
Ecco allora che anche la nuova stagione di Presa Diretta, il programma di Riccardo Iacona su Raitre comincia lunedì sera con una lunga inchiesta di Giulia Bosetti sui problemi di Roma e le spine di Virginia Raggi.
Fra cui spicca, appunto, il caso di Raffaele Marra, l’ex finanziere già direttore del patrimonio del Comune con il sindaco Gianni Alemanno e dirigente della Regione Lazio di Renata Polverini, che la sindaca avrebbe voluto a capo del proprio gabinetto salvo poi essere costretta dalle proteste interne (comprese quelle di Beppe Grillo) a dirottarlo a capo del personale.
Fino al suo arresto, con l’accusa di corruzione.
La segretaria del sindacato dei dirigenti della Regione Lazio, Roberta Bernardeschi, intervistata da Giulia Bosetti, racconta come Marra riuscì ad aggirare anche una sentenza del Tar a lui sfavorevole per mantenere la posizione dirigenziale che gli aveva assegnato Renata Polverini, ponendo in tal modo anche le premesse per la sua carriera alla corte della sindaca a Cinque stelle.
Una testimonianza cruciale, che spiega molto dei rapporti fra politica e burocrazia, gettando una nuova luce su uno dei casi più controversi di questa gestione del Campidoglio.
Sergio Rizzo
(da “il Corriere della Sera”)
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