PRESSING DEI CIVICI SU GHERARDO COLOMBO: “E’ LUI L’ANTI-SALA”
L’EX MAGISTRATO IN CAMPO SE LA BALZANI NON GUIDERA’ GLI ARANCIONI
Il colpo di scena potrebbe avere l’autorevolezza e il consenso trasversale di Gherardo Colombo.
L’ex magistrato, famoso per le sue indagini nella lotta al terrorismo e alla corruzione, è stato in questi ultimi giorni chiamato in causa da diversi esponenti del civismo ambrosiano che vedrebbero in lui la personalità adatta per dare rappresentanza al mondo di centrosinistra, dell’associazionismo e dell’impegno civile che non si riconosce in Giuseppe Sala.
Colombo, che ancora ieri mattina ha ascoltato la proposta di alcuni personaggi di spicco di questi settori, ha preso in considerazione l’ipotesi chiedendo però tempo per fare una valutazione più approfondita.
Ovviamente, la sua discesa in campo dovrebbe rispondere ad un progetto molto ambizioso che guarda direttamente al ballottaggio e quindi non potrebbe limitarsi ad essere la bandiera della sinistra estrema.
Condizione prima perchè la disponibilità venga confermata è dunque che non ci sia Francesca Balzani a guidare la lista degli «arancioni»: i due profili e anche la platea vasta cui ci si rivolge potrebbero infatti alla fine essere sovrapponibili.
Ma perchè cercare un nome forte se, come pare e come chiede con forza il sindaco, Balzani sarà supporter di Sala nella lista che continua l’esperienza Pisapia?
Perchè sono in molti a non dare questo passaggio come scontato.
Il timore che serpeggia fra i supporter della Balzani è infatti che Sala e il Pd potrebbero poi condannarla ad un ruolo marginale e non di primo piano nella eventuale futura giunta. Durante gli incontri fra i due, ma anche durante le chiacchierate con i vertici del Pd, sarebbe emersa la questione del ruolo di vicesindaco che Balzani, ma anche i suoi sostenitori, vorrebbero le venisse confermato.
Fra l’altro, anche Sel ha insistito perchè si potesse annunciare il ticket dando così una rassicurazione anche alla propria base che invece è tentata dallo strappo e che preme per una soluzione diversa.
Sala, che è ancora alle prese con la definizione della propria lista civica e che ancora non ha neppure chiaro quale sarà il perimetro della sua coalizione (visto appunto che Sinistra Ecologia e Libertà e gli arancioni non hanno ancora dato risposte definitive), non ha neppure lontanamente affrontato la questione dei prossimi assetti di giunta.
«Facciamo prima il programma, facciamo le liste e poi andiamo a battere Stefano Parisi», ripete come un mantra il candidato sindaco.
Se dunque, dovessero esserci intoppi nella corsa di Francesca Balzani e restassero dubbi in molti settori del centrosinistra, il nome di Colombo avrebbe ovviamente una forza e un significato diverso rispetto a quelli circolati fin qui.
Anche Curzio Maltese, giornalista apprezzato ed europarlamentare della lista L’altra Europa con Tsipras, avrebbe infatti il limite di venire presentato come candidatura più di nicchia e più legata ai (piccoli) partiti di estrema sinistra.
L’eventuale candidatura di Colombo avrebbe invece un richiamo meno politico e più trasversale: una personalità che ha legato la propria storia professionale ad un periodo storico molto importante per la coscienza civile della città come era stata l’era di Mani Pulite e che poi ha portato la sua testimonianza nelle scuole, nelle associazioni culturali e nelle istituzioni, avrebbe per ovvi motivi un impatto più forte.
E a chi potrebbe paventare il rischio che un nome così porterebbe la sinistra a spaccarsi e a regalare la città al centrodestra, la risposta è quella che i civici continuano a ripetere: «Puntiamo al ballottaggio e, poi, a vincere».
(da “Il Corriere della Sera“)
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