RANUCCI, BOMBA DISTRUGGE LA SUA AUTO E QUELLA DELLA FIGLIA: UN CHILO DI ESPLOSIVO PER L’ATTENTATO
PRIMA IL TENTATIVO DI DELEGITTIMARE IL GIORNALISTA SCOMODO E ORA IL SALTO DI LIVELLO
Una bomba. Due auto saltate in aria. Una casa che trema. La casa di Sigfrido Ranucci. Paura nella serata di ieri a Campo Ascolano, località di Pomezia, alle porte di Roma. Intorno alle 22, due esplosioni in sequenza hanno distrutto le automobili del giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, e quella di sua figlia. Le vetture, parcheggiate una accanto all’altra davanti all’abitazione, sono state avvolte dalle fiamme e completamente distrutte.
Per fortuna, nessuno è rimasto ferito: la figlia del giornalista era passata a casa appena mezz’ora prima delle deflagrazioni. Il giornalista, invece, era da poco tornato a casa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e gli investigatori della Digos, che hanno avviato i rilievi tecnici per accertare la natura della doppia esplosione.
Un ordigno rudimentale con un chilo di esplosivo sarebbe stato posizionato tra l’auto del giornalista e il cancello della casa. Le esplosioni hanno danneggiato anche il cancello d’ingresso dell’abitazione. Distrutti anche i vasi e le piante che si trovavano nei paraggi. Le forze dell’ordine stanno setacciando l’area alla
ricerca di videocamere di sorveglianza che possano fornire dettagli utili. A occuparsi delle indagini sono i carabinieri del nucleo investigativo di Frascati, che attendono l’esito degli accertamenti degli artificieri, che sono al lavoro sulle due auto esplose.
I pm dell’Antimafia di Roma indagano sull’attentato dinamitardo, il fascicolo è in carico al sostituto procuratore della Dda di Roma, Carlo Villani. A coordinare il pool che indaga sull’esplosione è il procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi.
(da agenzie)
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