RENZI DA FAZIO TRA RICICLAGGIO DI IDEE, SUPERCAZZOLE E DEMAGOGIA
A “CHE TEMPO CHE FA” IL SEGRETARIO PD MOSTRA TUTTI I SUOI LIMITI SUI CONTENUTI
“Squinzi non era contentissimo. Ci siamo detti che il gol di Rossi è stato straordinario…”. Matteo Renzi risponde con una battuta sul match Fiorentina-Sassuolo alla domanda di Fabio Fazio sul Job act, durante la trasmissione “Che Tempo che fa”.
E’ il solito Renzi quello che si presenta in Tv, una via di mezzo tra il bullismo di Fonzie e il lettore di quotidiani e sondaggi.
Attento a dire quello che gli Italiani voglion sentirsi dire, in modo da non scontentare nessuno.
LA PROPOSTA RICICLATA
“È necessario introdurre il sussidio unico per chi perde il posto. Oggi solo un lavoratore su tre ha la Cig, gli altri si attaccano al tram. Abbiamo il 12,7% di disoccupazione. Io penso ad una maggiore flessibilità in uscita, ma lo Stato deve garantire una indennità per i primi due anni di disoccupazione per mantenere la famiglia e un sistema serio di formazione professionale”.
E’ una vita che si sottolinea, da parte di una destra attenta al sociale, che non è giusto che vi siano lavoratori privilegiati che hanno diritto alla cassa integrazione e altri, dipendenti di piccole aziende, che non usufruiscono di alcun paracadute e vengono licenziati senza alcun sussidio.
Renzi ha scoperto l’acqua calda, meglio tardi che mai, ammesso che nei fatti vada oltre le enunciazioni di principio.
Non ci dice però la cosa più importante: dove trova le risorse per garantire il “sussidio unico”e a quanto ammonterebbe.
In caso di crisi economica pesante poi, puoi fare tutti i corsi di formazione professionale che vuoi, ma non garantiscono certo il posto di lavoro.
LA SUPERCAZZOLA
“Il vero problema è la scuola media. Programmi vecchi. I ragazzi devono essere avvicinati alla cultura di internet, all’educazione fisica”
Mai sentito sparare da un leader politico una banalità di tale portata: per Renzi italiano, matematica, storia, geografia e materie varie sono “vecchie”.
Quale poi sia la cultura di internet (che semmai è un mezzo, ma non certo un fine) lo sa solo lui.
L’unica materia tradizionale che conta è l’educazione fisica? Mah, che voglia cambiare la Costituzione italiana precisando che “è fondata sullo corsa (alla poltrona)”?
DEMAGOGIA E SCARSA INFORMAZIONE
“Sugli affitti d’oro alla Camera sono d’accordo con i Cinquestelle”
Qui Renzi dimostra tutta la sua ignoranza in materia: si riferisce alla polemica seguita al fatto che il Senato ha cancellato la possibilità per Comuni, Regioni e Stato di recedere nel 2014 da contratti d’affitto con un preavviso di trenta giorni.
Una modifica voluta dai 5 Stelle per tagliare costi come quelli per gli affitti dei palazzi di Montecitorio, un contratto che in diciotto anni ha fruttato 444 milioni all’immobiliarista romano Sergio Scarpellini.
Riassumiamo: la vicenda riesumata dai Grillini è stata più volte denunciata da trasmissioni Tv e ripresa da molti blog, compreso il nostro, quattro anni fa.
Un caso allucinante con il costruttore suddetto che acquista l’immobile addirittura un mese dopo aver stipulato il ricco contratto di affitto con i gruppi politici.
In pratica affitta dei locali di cui non aveva ancora neppure la titolarità , uno scandalo.
Ricordiamo che fu contestato alla Lega di aver persino cambiato il voto contrario in un’astensione dopo aver casualmente ricevuto un contributo da parte di Scarpellini, iscritto a bilancio.
I Cinquestelle dopo 4 anni se sono accorti anche loro e scatenano la solita caciara a scoppio ritardato: ma il problema va affrontato come un caso specifico, non con una legge nazionale che rischia di creare altri problemi.
Meglio un’attività amministrativa per chiedere che siano rivisti i termini dell’affitto.
Nella proposta grillina invece vi sono evidenti profili di incostituzionalità .
Perchè non si può far valere per un anno, il 2014, regole che valgono per qualcuno e non per altri.
E poi se fai una legge nazionale per risolvere un caso specifico come quello dei palazzi di Montecitorio rischi di bloccare l’intero mercato.
Chi avrebbe stipulato contratti con l’amministrazione se lo Stato può recedere quando vuole? Bisogna anche saper scrivere le leggi, se devono valere da Domodossola a Lampedusa.
Invece che entrare nel merito, piuttosto che documentarsi magari con qualche suo parlamentare, che fa Renzi ?
Spara che è d’accordo con chi non ha capito una mazza: come lui peraltro.
Questo è il nuovo che avanza…
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