RENZI DA HOLLANDE, MA I GIORNALI FRANCESI LO IGNORANO
“INSIEME PER CAMBIARE L’EUROPA”: MA I QUATTRO PRINCIPALI GIORNALI TRANSALPINI NON GLI DEDICANO UN RIGO
Giurano di unire le loro forze per cambiare l’Europa. L’asse Roma-Parigi si rinnova con la speranza che questa sia la volta buona, visto che il tema delle eccellenti relazioni tra Italia e Francia che possono scardinare la linea filotedesca di Bruxelles era stato già sentito prima con Mario Monti e poi con Enrico Letta.
Ora Matteo Renzi e Franà§ois Hollande insistono: “Possiamo, dobbiamo, cambiare l’Europa insieme — dice il presidente del Consiglio italiano — è la prima sfida che dobbiamo affrontare nei prossimi mesi e nei prossimi anni”.
“Insieme, abbiamo ora la stessa volontà di accelerare, in un momento in cui le istituzioni europee si rinnovano e si definiscono i grandi orientamenti dei prossimi cinque anni” ribadisce in una nota l’Eliseo dopo l’incontro tra i due.
La visita di Renzi a Parigi è la prima tappa di un tour europeo che il capo del governo proseguirà lunedì 17 marzo a Berlino, dove sarà ricevuto dalla cancelliera Angela Merkel.
In realtà , se in Italia l’incontro è visto quasi come un nuovo trionfo del patto italo-francese, oltre confine sostanzialmente se ne fregano: basta fare un giro sui principali giornali online. Le Monde, Le Figaro, Liberatiòn e Le Parisien non solo non hanno la notizia della visita di Renzi all’Eliseo in apertura, ma in nessun’altra parte dell’home page.
L’atteggiamento dei giornali francesi è probabilmente dettato anche dal fatto che Renzi anche da Parigi parla più ai suoi connazionali che non ai vertici dell’Ue.
Tanto che riesce a utilizzare il suo slogan della campagna delle primarie perfino all’Eliseo: “Non credo ci sia bisogno di convincere Hollande a cambiare verso. Credo che ci sia condivisione, senza bisogno che nessuno cambi idea, sul fatto che vincoli e limiti vanno rispettati ma compito della nuova Europa è ridurre lo spread non economico-finanziario, ma tra cittadini ed istituzioni europee”.
Il capo di Stato francese conferma: “Ho sempre trovato nell’Italia, con Monti prima e Letta poi, un partner per andare in direzione dell’Europa della crescita. Ora Matteo arriva in un momento essenziale per l’Europa, alla vigilia del rinnovo del Parlamento. Francia e Italia hanno più bisogno di far sentire la propria voce”.
In questo occorre mostrare ai cittadini europei che “l’Europa è un’opportunità per la pace, per la democrazia”, ma anche “per la crescita e l’occupazione”, soprattutto dei giovani. Per questo le elezioni europee prossime diventano un passaggio cruciale: “Siamo convinti che alle prossime europee i partiti populisti avranno possibilità di successo se non saremo consapevoli che l’Europa deve cambiare, lavorando insieme”. Renzi sottolinea che dobbiamo lavorare “dentro le grandi famiglie europee per riportare i cittadini a credere nell’Europa. Dobbiamo essere capaci di cambiare approccio delle istituzioni e formare una classe dirigente che veda l’Ue non come nostro nemico — e in Italia c’è qualcuno che lo pensa”. Passaggio cruciale — il voto di maggio — anche per loro: Renzi dovrà verificare per la prima volta la performance del suo partito dopo la manovra di palazzo che ha estromesso Enrico Letta e ha incoronato un nuovo premier senza elezioni; Hollande è da mesi ai minimi storici di popolarità per un presidente della Repubblica francese e il caso Gayet ha ulteriormente affondato i suoi sondaggi.
(da “il Fatto Quotidiano“)
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