RONDISTI GRATIS NON SE NE TROVAVANO: IL GOVERNO NOTTETEMPO DECIDE DI PAGARLI
LE RICHIESTE ERANO APPENA TRE IN TUTTA ITALIA E IL FLOP ERA LA DIMOSTRAZIONE CHE LO SPIRITO CIVICO PADANO NON ERA GRATUITO…. PER EVITARE UNA BRUTTA FIGURA, NOTTETEMPO COME I LADRI, ARRIVA UN EMENDAMENTO CHE LE RENDE A PAGAMENTO…I SOLDI PER LE FORZE DELL’ORDINE NON CI SONO, PER LE RONDE SI’
Cala la notte sulla Finanziaria del governo e, quando i cittadini comuni dormono, per strada rimangono notoriamente solo coloro che tirano tardi per locali, i malintenzionati e gli insonni.
In Parlamento invece la notte porta consigli e “consigliori”, quale migliore momento per predisporre un emendamento blitz ?
E stamane ecco spuntare, in una Finanziaria dove non ci sono soldi per nessuno e dove regioni e comuni vengono quasi strangolati nel tentativo di ridurre le spese, nel pacchetto presentato dal relatore Massimo Corsaro, la possibilità per i comuni, cui spetta la gestione dell’albo delle associazioni, la possibilità di “rimborsare” i volontari rondisti.
L’obiettivo nascosto è quello di dare una”spinta” al fenomeno dei servizi d’ordine che finora ha registrato un tragico flop agli albi comunali: solo in tre comuni in tutta Italia si è presentato un aspirante rondista.
Il problema era quello dei soldi.
La legge Maroni, grazie alle contestazioni di molti, in primis delle forze dell’ordine, aveva dovuto fare marcia indietro, rispetto ai 100 milioni iniziali stanziati per assicurare uno stipendio agli sfaccendati notturni aspiranti rambo.
Era così stata esclusa la possibilità per i Comuni di pagare o rimborsare le spese alle “associazioni di volontari”.
Senza quattrini evidentemente lo spirito civico padano è andato a farsi fottere e al “richiamo alle armi” in caserma non si è presentato nessuno, con miserevole figura di chi aveva sbandierato questa iniziativa come la panacea di tutti i mali e un decisivo deterrente alla criminalità .
Quando sono usciti i primi dati che dimostravano che ai cittadini delle ronde non gliele fregava nulla, la Lega non sapeva più come uscirne.
Ed ecco il rimedio: nottetempo far approvare un emendamento in Finanziaria che consenta ai comuni di aprire i cordoni della borsa, facendo passare il provvedimento come “possibilità di rimborso delle spese sostenute”.
Il tutto va considerato poi alla luce dei continui tagli di fondi governativi agli Enti locali: è di ieri la notizia che ai comuni, rispetto a 1,3 miliardi di euro da loro richiesti per compensare il mancato introito Ici, è stato riconosciuto solo la cifra di 0,9 miliardi.
E in futuro appena 760 milioni rispetto ai 3 necessari.
Per non parlare delle forze dell’ordine per cui non c’è mai un euro disponibile, mentre per le ronde chissà come mai si trovano anche di notte…
Leave a Reply