SALVINI AL COMIZIO CON IL LEGHISTA CONDANNATO A TRE ANNI E OTTO MESI PER L’OMICIDIO DI UN GIOVANE RAPINATORE
I GENITORI DELLA VITTIMA QUERELANO SALVINI PER LE FRASI OFFENSIVE PRONUNCIATE
Una querela contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Onofrio Buonamico e Antonia Valerio sono i genitori di Giacomo, 23 anni, ucciso durante un tentativo di rapina alla stazione di servizio Tamoil di Palo del Colle. “Non c’è alcun rispetto nei confronti dei nostri sentimenti di pietà e dolore”.
Il riferimento è alle espressioni usate da Salvini durante il comizio a Bari.
Al fianco di Salvini a Bari c’era il segretario provinciale della Lega Enrico Balducci, processato e condannato in via definitiva per aver ucciso Giacomo Buonamico che, il 5 giugno del 2010, con il pregiudicato Donato Cassano tentò un colpò alla stazione di servizio Tamoil di Palo del Colle.
“Il rapinatore nella prossima vita deve cambiare mestiere”. E ancora: “In questa legge è previsto per i parenti del povero rapinatore rimborso zero”. Sono queste alcune delle frasi pronunciate sul palco dal numero uno della Lega, frasi che i genitori di Giacomo credono siano rivolte al figlio e che non accettano.
“Siamo persone oneste. Giacomo non aveva precedenti, non era un pregiudicato. Non possiamo più accettare che si continui a parlare ignobilmente di nostro figlio ” dicono Onofrio e Antonia che hanno dato mandato agli avvocati Saverio Fragassi e Danilo Penna di presentare un esposto in sede penale e di avviare una richiesta di risarcimento in sede civile nei confronti del ministro.
“Nei prossimi giorni valuteremo esattamente quali azioni intraprendere” spiegano i due legali.
Balducci, ex consigliere regionale, nel frattempo diventato prima attivista e poi segretario provinciale della Lega, è stato condannato a tre anni e otto mesi dalla Suprema Corte che ha confermato la pronuncia di secondo grado.
Per i giudici della Corte d’Appello non vi era alcun dubbio che l’imprenditore agì “in stato d’ira per l’azione predatoria”. Un verdetto che aveva ribaltato la sentenza di primo grado con la quale il gup, contestando l’omicidio volontario, aveva inferto una pena di 10 anni.
Ai familiari di Giacomo Buonamico, i giudici avevano riconosciuto una provvisionale di 90mila euro.
Donato Cassano che era sul sedile posteriore della moto, condotta dalla vittima e che per sua stessa ammissione impugnava una pistola giocattolo, fu condannato a cinque anni, riconosciuto colpevole di un’altra rapina, commessa poco prima al supermercato Eurospin. Ora è in carcere perchè ritenuto responsabile dell’omicidio del boss Giacomo Caracciolese, commesso nell’aprile del 2013.
Alla sentenza di condanna da parte della Cassazione sono seguiti altri procedimenti giudiziari. Uno è quello avviato in sede civile dai genitori di Giacomo Buonamico che a Balducci hanno chiesto un risarcimento da un milione di euro per il cosiddetto “danno da perdita parentale ” subito con la morte del figlio.
(da “La Repubblica”)
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