SCOPPIA IL CASO DELL’AFFITTO PAGATO A RENZI: DAL 2011 OSPITE DI UN ALLOGGIO DELL’ATTUALE PRESIDENTE DELL’AEROPORTO
CARRAI MINIMIZZA: “MA IO LO OSPITAVO COME AMICO”… PERO’ ALLORA ERA AD DI FIRENZE PARCHEGGI, SOCIETA’ IN RAPPORTO CON IL COMUNE
«L’ho pagato io quell’affitto. Ma l’appartamento non l’avevo preso per Matteo. Era il posto dove stavo io e l’avevo affittato molto prima che Renzi ci si trasferisse, che male c’è?»
L’imprenditore Marco Carrai ammette: il contratto d’affitto dell’attico di via Alfani, in pieno centro, era a suo nome.
Matteo Renzi, già sindaco di Firenze, ci ha vissuto dal 2011 per quasi tre anni prendendoci la residenza.
«Nel periodo in cui Renzi è stato sindaco ha avuto prima un appartamento in affitto. Non riuscendo poi a mantenerne il costo, quando dormiva a Firenze dormiva a casa di un amico», spiega lo staff di Renzi.
«L’ospitalità che gli ho dato gli ha consentito di mantenere appoggio e residenza a Firenze», dice del resto Carrai nella lettera apparsa ieri su Libero.
Da giorni però il quotidiano punta i riflettori sui cambi di residenza di Renzi e anche sulla C&T Crossmedia, la società che lavora per Palazzo Vecchio e che, indirettamente, vede proprio Carrai come comproprietario.
È nel novembre 2009 che Renzi, sindaco da cinque mesi, sposta la residenza da Pontassieve, dove abita con la famiglia, a Firenze.
Affitta una mansarda di 80 metri quadrati in via Malenchini, a 200 metri da Palazzo Vecchio: il proprietario è Luigi Malenchini, marito di Livia Frescobaldi che sarà poi nominata con Carrai nel maggio 2012 nel Cda del Gabinetto Vieusseux quando Giuliano Da Empoli ne diventa presidente. È direttamente Renzi a firmare il contratto da 12mila euro l’anno per via Malenchini.
Dove resta fino a marzo 2011, quando si trova un’altra sistemazione: «Lo sfruttava poco, forse non gli conveniva. Ma è sempre stato lui a pagare, mai fatto sconti», conferma Frescobaldi
Per Renzi la nuova sistemazione è proprio l’alloggio di Carrai.
L’imprenditore grevigiano a fianco di Renzi fin dai tempi della Margherita. Per il premier era ed è ancora oggi «Marchino», l’imprenditore e amico fidato che lo aiuta nelle relazioni internazionali e nel fund-raising.
Proprietario dell’attico è però un altro imprenditore, Alessandro Dini. Carrai affitta da lui e Renzi ci trasferisce la residenza.
In quel momento ‘Marchino’ è ad di Firenze Parcheggi: nel Cda però non viene nominato dal Comune ma dal Monte dei Paschi.
Ed è alla fine di quello stesso anno, il 2011, che l’associazione dei musei comunali Muse affida a C&T Crossmedia il servizio di audio e videoguide per i visitatori di Palazzo Vecchio.
Lo fa in seguito a una procedura (indagine di mercato) prevista dal Codice dei contratti pubblici. Da quel momento la Crossmedia incassa dal noleggio dei tablet ai turisti e riconosce all’amministrazione delle royalties
Carrai, al momento dell’affidamento, non ha alcuna carica operativa in C&T Crossmedia. Ma indirettamente ne è comproprietario: il 50% di Crossmedia è nelle mani di D&C, la società di Carrai e Federico Dalgas.
Solo il 29 marzo 2013 Carrai diventerà presidente di C&T.
Avere a che fare con Palazzo Vecchio e pagare l’affitto al sindaco non configura però già un conflitto d’interesse? «In Italia non è impedito fare impresa. È tutto regolare e se non c’è reato non c’è niente di male. Dove sarebbe il conflitto d’interessi? C’è una legge che lo vieta? Ho diritto come gli altri a fare impresa », replica stizzito Carrai.
Renzi intanto non è già più residente a Firenze: da gennaio è nei registri anagrafici di Pontassievee.
Ernesto Ferrara e Massimo Vanni
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