SENTINELLE A CINQUE STELLE: ARRIVA IL “CANDIDATO MASCHERATO”
IN UNA PAGINA DI FACEBOOK CORRE IL DISSENSO ALLA LINEA DI GRILLO E CASALEGGIO
Il candidato mascherato. Un gruppo di dissidenti. Che si muove sullo stesso territorio del nemico da affrontare.
Per una guerriglia fatta di post, commenti e lettere aperte.
Loro sono Il Candidato Mascherato e hanno un solo obiettivo: denunciare la “gestione assolutamente verticistica del MoVimento Cinque Stelle”.
Attraverso un osservatorio. Che consenta di “criticare senza essere espulsi”.
Perchè l’ambizione di tutti i militanti “è creare una democrazia più inclusiva e diffusa nel nostro Paese”, non “regalare a Grillo una claque di yes men in Parlamento”.
Tutto parte da una pagina Facebook.
E da una lettera aperta indirizzata al capo politico dei grillini.
Il bene del MoVimento.
Il primo punto è mettere le cose in chiaro. “Non è nostra intenzione danneggiare il Movimento, ma crediamo di essere arrivati troppo in là per lasciare tutte le scelte, ma soprattutto il controllo dei voti, a Beppe Grillo”.
Perchè, di fatto nel MoVimento vige una sola forma di libertà : cliccare.
Scrivono: “Che Grillo abbia il coraggio di ritagliarsi il ruolo che da sempre si ascrive, quello di semplice portavoce: quando alzerà la voce per dire che iniziative di questo tipo indeboliscono il Movimento, mandategli a dire che la causa di tutto questo risiede nella sua indisponibilità ad attuare nell’M5S quella democrazia fluida e diretta che tanto sbandiera”.
Paradossi.
Parole nette anche per l’eminenza grigia dei Cinque Stelle: “Non abbiamo bisogno delle strategie commerciali della Casaleggio Associati, di partiti-azienda già ne abbiamo abbastanza”.
E nel primo post sulla pagina Facebook, il candidato mascherato elenca i punti di contraddizione della gestione Grillo: “L’idea rivoluzionaria che hai inoculato nel paese come un virus, caro Beppe, è quella della politica come servizio civile. Un principio sacro e santo che si sta diffondendo velocemente ed al quale tu stesso, per primo, devi osservanza”.
Poi l’elenco delle “scelte inconciliabili con tale principio”.
Si va dal “conflitto di interessi: perchè le strategie comunicative del movimento devono essere, de facto, appaltate alla Casaleggio Associati?”.
Fino all’intransigente “repressione di ogni dissenso”.
Carmine Saviano
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