SILVIO TORNA A NAPOLI CON L’OMBRA DI NOEMI, RIPORTATA A CORTE DALLA PASCALE
NELLE LISTE L’EX FIDANZATO FASULLO
L’ombra del Noemigate avvolge il ritorno (venerdì e sabato) di Silvio Berlusconi a Napoli, la capitale meridionale del bunga bunga ai tempi d’oro.
Nelle liste a sostegno di Caldoro compare il nome di Domenico Cozzolino, il “finto fidanzato” – per sua stessa ammissione – di Noemi Letizia, nel 2009.
Mentre tra i grandi organizzatori della campagna elettorale di Forza Italia c’è l’attuale marito di Noemi, Vittorio Romano, responsabile delle politiche di promozione e sviluppo dei Club Forza Italia nel Sud.
È l’ombra di un passato che torna sempre, soprattutto da quando Francesca Pascale ha reintrodotto a corte Noemi Letizia, che più volte è stata immortalata in questi mesi accanto alla nuova first lady di Arcore e a Berlusconi: allo stesso tavolo nelle cene di finanziamento di Forza Italia, a palazzo Grazioli insieme ai parlamentari a festeggiare l’assoluzione di Berlusconi nel processo sul filone milanese degli scandali sessuali.
E soprattutto ad Arcore dove Berlusconi ha ospitato la coppia per celebrare il battesimo di Valerio, il secondo figlio di Noemi, di cui “Papi” è stato il padrino.
Una presenza vissuta come inquietante da parecchi parlamentari che ancora non si spiegano quale fardello di “segreti” giustifichi ancora questa presenza e un ruolo politico per l’attuale marito e l’ex finto fidanzato.
Già , il “finto” fidanzato.
Reclutato per coprire e gestire lo scandalo di un presidente del Consiglio che andò al compleanno a Casoria della minorenne di Portici.
Per coprire la successiva valanga di bugie sul padre “autista di Craxi”, “amico di famiglia”.
E per provare a gestire quelle parole di Veronica che fecero comprendere al mondo il lato oscuro dell’ex premier: “Non posso stare con un uomo che frequenta minorenni. Aiutatelo, mio marito è un uomo malato”.
Poi sarebbero uscite notizie di visite dell’allora minorenne Noemi (e non solo lei) a Villa Certosa e di quella organizzazione capillare per soddisfare la dipendenza dell’allora premier dalle “ragazze”.
Cozzolino, ex tronista di Uomini e donne, nei giorni caldi del Noemigate, fu reclutato per recitare la fiction della “casta coppia” quando i riflettori del mondo si accesero sullo scandalo delle minorenni.
Nel suo intenso e documentato libro La Bolgia, Conchita Sannino squarciò per prima il velo di ipocrisia che aveva costruito l’apparato mediatico berlusconiano per coprire lo scandalo: Noemi e Domenico che si baciano sul lungomare di via Caracciolo, accanto a Elio e Anna, i genitori di Noemi, che si baciano pure loro; Noemi e Domenico che passeggiano abbracciati per le vie di Riccione, dove lui fa il pr in discoteca; Noemi e Domenico che fanno shopping; Noemi e Domenico che mangiano un gelato e ridono, ridono, ridono.
Alla giornalista di Repubblica Cozzolino dichiarò: “È stato solo uno spot per Noemi. In quei giorni tutto veniva organizzato a favore di media. Io da solo potevo condurre un tale gioco? Potevo montare la fiction del fidanzamento? No, su questo terreno non avanzo, voglio una vita tranquilla. Ero in tempo quando ho detto: mi fermo qui, voglio uscire”.
Già , uscire, come da un ruolo in una fiction.
Successivamente l’ex tronista (e ora candidato) dichiarò: “Mi volevano allontanare perchè so troppe cose”.
Forse, sussurrano i maligni, sono sufficienti per avere un posto in lista.
Allora fu Nicola Cosentino, oggi in carcere con l’accusa di camorra, a trovare il sistema per mettere a tacere la famiglia di Noemi e quella della sua amica Roberta Oronzo, l’amica minorenne invitata a Villa Certosa.
Lo dichiarò proprio Nick ‘o merikano sempre a Conchita Sannino, in un’intervista a Repubblica.
Ecco, Berlusconi e Napoli, capitale meridionale del bunga bunga assieme a Bari, dove è ancora in corso il processo Tarantini.
Proprio a Bari la scorsa settimana è stato costruito una sorta di cordone sanitario attorno a Berlusconi, perchè nell’ora del tramonto il rischio è che arrivino più contestazioni che aspiranti veline, subrette, donnine alla ricerca di un posto di lavoro e pronte a tutto.
Lo stesso accadrà nei prossimi giorni a Napoli, in quell’hotel Vesuvio dove ai tempi, come scritto nella Bolgia, il piano dell’allora premier era dedicato alle feste “eleganti”. E dove, nel corso della campagna elettorale per le provinciali, si trasferì in pianta stabile Francesca Pascale, allora responsabile del club Silvio ci manchi.
Oggi Francesca è stata l’artefice del grande ritorno a corte di Noemi, sei anni dopo lo scandalo del Noemigate.
E proprio nel momento in cui le voci di crisi e di separazione tra Silvio e Francesca sono rimbalzate sui giornali, anche sul moderato Corriere, senza neanche essere smentite.
Una coincidenza? Chissà .
Con Noemi e Napoli tornano sospetti, veleni e misteri sullo scandalo che rappresentò l’inizio del tramonto di Berlusconi.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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