SONDAGGIO DEMOS: IN CALO I CONSENSI AL PDL E A BERLUSCONI, FERMI PD, LEGA E IDV, AVANZANO UDC E GRILLINI
CONFERMATI I DATI DI IPSOS, TANTO CONTESTATI DAL PREMIER A BALLARO’: FIDUCIA A BERLUSCONI AL MINIMO STORICO DEL 42%.. IL 64,5% DEGLI ITALIANI GIUDICA LA MANOVRA ECONOMICA DURA E INGIUSTA, IL 57,6% E’ CONTRARIO ALLA LEGGE INTERCETTAZIONI ( PER IL 71,2% FAVORIREBBE POLITICI E IMPRENDITORI CORROTTI)
Martedì sera a Ballarò, in una nervosa telefonata in diretta, il premier, oltre a contestare le affermazioni di un giornalista in merito a sue passate dichiarazioni sul tema evasione fiscale, ha definito taroccato il sondaggio della Ipsos di Pagnoncelli che segnalava un calo di consensi per il presidente del Consiglio, il governo e il Pdl.
Lo ha fatto citando i dati di Euromedia, sondaggista di fiducia del premier (fattura oltre 1 milione di euro l’anno per sfornare sondaggi a Palazzo Grazioli) lo stesso istituto peraltro che aveva previsto alle Europee un Pdl tra il 40% e il 45%, salvo poi ritrovarsi al 35,2%.
Tanto per citare i tarocchi di Sicilia.
Tralasciamo, per carità di patria, il modo in cui il premier si è posto nel corso della telefonata-monologo, neanche giornalisti e ospiti fossero suoi dipendenti, e andiamo nel merito.
Un altro sondaggio oggi conferma sostanzialmente i dati Ipsos: si tratta dalle rilevazioni dell’Istituto Demos che vediamo di sintetizzare.
Fiducia nel governo: i giudizi positivi in un solo anno sono scesi dal 48,6% al 41,3%.
Giudizio sui leader politici: al primo posto sempre Fini con il 54,5%, poi Tremonti con il 52,4%, Casin con il 43%, solo quarto Berlusconi con il 42,3%, segue Bersani con il 39,9%.
Giudizio sulla manovra economica: negativo per il 44,7% degli intervistati, positivo per il 39,1%.
In particolare il 53% la ritiene “dura e ingiusta” perchè i costi non sono distribuiti in modo equo, il 25,2% la ritiene “dura ma equa”, l’ 11,5% “troppo dura”, il 10,3% non sa o non risponde.
Giudizio sulla legge intercettazioni: negativo per il 57,6% degli italiani, positivo per il 38,6%.
Gli effetti della legge: per il 71,2% difenderebbe solo gli affari di politici e imprenditori corrotti (contro il 23,6% che ritiene tutelerebbe la privacy dei cittadini), per il 61,7% ostacolerebbe i giudici nella lotta alla criminalità organizzata ( contro il 30,8% che ritiene invece di no).
Per chi voterebbero gli italiani: il Pdl scenderebbe al 33,2% (4,2 punti in meno rispetto alle politiche 2008), in linea con il regresso delle scorse regionali.
La Lega stabile sul 12%, così come il Pd al 27%, l’Idv all’8,1%, leggero aumento per la Sinistra di Vendola al 3,3%.
I partiti di centrodestra globalmente sarebbero al 46,7% contro il 43% di quelli di centrosinistra.
In questo quadro generale da segnalare i soli due partiti che avanzano: l’Udc dato al 7,4% e i grillini intorno al 3%.
Al di là dei giudizi che ogni lettore è in grado di dare da sè, segnaliamo che il Pdl è in calo costante da tempo, il premier e il governo pure e che l’unico leader che ha ampi consensi è Fini.
Secondo aspetto: sia sulla manovra economica che sulla legge intercettazioni il governo raccoglie il consenso rispettivamente solo del 39,1% e del 31,8% degli italiani, quindi un dato ben al di sotto del 41,3% che dichiara fiducia al centrodestra e che è gia inferiore alla somma dei partiti che lo compongono (46,7%).
Segno evidente che le leggi che il governo sta proponendo sono invise al proprio elettorato: di questo passo caleranno anche i consensi ai partiti.
Terzo aspetto: pur in presenza di una sinistra divisa che rimane ferma al 43% dei dati delle elezioni europee e quindi incapace per ora di rappresentare una alternativa credibile, la coalizione di centrosinistra, se si alleasse con l’Udc, arriverebbe oggi al 50,4% dei voti, quindi maggioranza nel Paese.
Senza contare il 3% di grillini di riserva che non amano certo Berlusconi. Quanto sopra dovrebbe, a nostro parere, far riflettere che più che le telefonate arroganti e le proposte di bavaglio per giudici e stampa, il centrodestra dovrebbe caratterizzarsi per tutt’altro tipo di approccio politico, etico, culturale, sociale e umano.
Ma anche solo l’umiltà pare non alberghi nei cervelli e nei modi di coloro che salgono le scale di palazzo Grazioli in attesa di essere ricevuti alla Corte dei miracolati.
Tutti vittime dei tarocchi, in attesa di un amaro e brusco risveglio.
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