SPAGNA: PODEMOS PRIMO A BARCELLONA, TESTA A TESTA COL PP A MADRID
A DESTRA AVANZA ANCHE CIUDADANOS, FORTE CALO PER I POPOLARI
Il duello tra la “vecchia” e la “nuova” politica in Spagna è ancora da decifrare alla chiusura delle urne in Spagna, ma già dai primi risultati si può dedurre che le forze emerse dal basso, Podemos e Ciudadanos, si apprestano a entrare da protagoniste nelle istituzioni locali, il primo importante test in vista delle elezioni politiche di novembre.
A Madrid è un testa a testa fra Podemos e il Partito popolare: quando sono stati scrutinati il 74 per cento dei voti i popolari di Esperanza Aguirre sono in testa per 21 seggi contro 20 mentre a Barcellona, dove i voti scrutinati sono il 95%, la lista Barcelona in Comu formato attorno a Podemos della candidata sindaco Ada Colau arriva prima con 11 seggi davanti a quella del sindaco uscente nazionalista catalano Xavier Trias con 10 seggi.
Podemos arriverebbe primo anche a Saragozza, mentre a Valencia sarebbe in testa il Pp, ma senza maggioranza assoluta.
Tornando alle “battaglie” di Madrid e Barcellona, i numeri sono comunque di importanza relativa nella corsa per il controllo delle due più grandi città : in assenza di maggioranza assoluta, le liste dovranno cercare di formare coalizioni.
Una situazione che dovrebbe avvantaggiare Podemos, che potrebbe contare sull’appoggio del Psoe e di Ciudadanos.
E sarebbe il trionfo strategico del leader Pablo Iglesias e della sua mossa: aderire a coalizioni più ampie e aprire all’elettorato moderato in vista delle politiche e del vero assalto al potere.
Gli spagnoli sono andati alle urne per rinnovare 8.122 municipalità oltre che per assegnare i seggi nei parlamenti di 13 delle 17 regioni del Paese.
I “nuovi arrivati” Podemos e Ciudadamos avrebbero raccolto seggi in quasi tutti i governi regionali.
Inoltre, se quattro anni fa il Pp aveva ottenuto la maggioranza assoluta in otto regioni, questa volta le prime indicazioni escludono che la situazione si ripeta.
Con la necessità per il Pp di scendere a patti con altre forze politiche.
Potrebbe rivelarsi ago della bilancia l’altro “partito del nuovo”, Ciudadanos, su posizioni liberal-alternative. Il movimento di Albert Rivera sarebbe pronto a trattative sia con il Pp sia con Podemos e Psoe per il governo in molte città e regioni del Paese.
(da “La Repubblica“)
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