STARE IN ALTO E PARLARE BASSO: SE SEI A PALAZZO CHIGI, NON PUOI PERMETTERTI DI POLEMIZZARE CON UN’INFLUENCER
LA SPROPORZIONE TRA IL SUO RUOLO E QUELLO DEI SUOI BERSAGLI RENDE SGRADEVOLE LA SUA AGGRESSIVITÀ: NON PARLA DA UN UN BAR, PARLA DALLA POLTRONA PIÙ IMPORTANTE DEL PAESE, INVESTITA DI UN POTERE CHE LE SUGGERIREBBE, ALMENO PER ELEGANZA, DI NON ACCANIRSI CON CHI, COME POTERE, HA IL PROPRIO LAVORO. NON E’ IMMAGINABILE UN DRAGHI CHE POLEMIZZA CON UN’INFLUENCER”
Se si facesse una ricerca dal titolo “attacchi personali di uomini di governo a privati cittadini in discorsi pubblici”, dubito che ne troveremmo tracce significative prima degli ultimi anni.
La tendenza è recente, è largamente influenzata dalla confusa caciara social, ha avuto il suo picco con la Bestia di Salvini (un ministro degli Interni che additava pubblicamente questo e quella, con nome e cognome, come spregevoli nemici della Patria) e trova conferma negli attacchi di Giorgia Meloni – che è presidente del Consiglio dei ministri, niente di meno – a una influencer, Ferragni, e a uno scrittore, Saviano, nel corso di un comizio.
Anche nel caso (e non è questo caso) che la premier abbia ragione, la sproporzione tra il suo ruolo e quello dei suoi bersagli rende molto sgradevole la sua aggressività. Meloni, le piaccia o no, è la persona più potente d’Italia. Non parla da un crocicchio o da un bar, come le piace far credere per demagogia e per accreditare la retorica populista dell’underdog. Parla dalla poltrona più importante del Paese, investita di un potere che le suggerirebbe, almeno per eleganza, di non accanirsi con chi, come unico potere, ha il proprio lavoro. Poiché è dall’alto che cala i suoi giudizi, la premier si rassegni, infine, ad assumere un profilo alto.
Se non lo stile, rarissima virtù, almeno la convenienza suggerirebbe a una persona così potente di mantenersi al di fuori, o al di sopra, di certe beghe. Non sarebbe immaginabile un Draghi che polemizzi con un’influencer: non perché non si incazzi (anche i Draghi si incazzano), ma perché, se sei a Palazzo Chigi, non puoi permetterti di farlo. Di più: ti pagano per non farlo.
(da La Repubblica)
Leave a Reply