TANTO RUMORE PER NULLA: IL CASO DEI 29 MILIONI DI DOSI ASTRAZENICA AD ANAGNI
LA CATALENT INFIALA SEMPLICEMENTE LE DOSI, NON PRODUCE IL VACCINO… 16 MILIONI DI DOSI DESTINATE AL CENTRO LOGISTICO IN BELGIO PER ESSERE DISTRIBUITE IN EUROPA, 13 MILIONI SONO PER PROGETTO COVAX DI AIUTO AI PAESI POVERI
Nella giornata di sabato 20 marzo, la Commissione europea ha chiesto al presidente del Consiglio Mario Draghi di verificare alcuni lotti di vaccini presso uno stabilimento di produzione ad Anagni.
Lo riferisce una nota della presidenza del Consiglio. Il presidente del Consiglio ha informato il ministro della Salute, Roberto Speranza, il quale ha disposto un’ispezione che si è tenuta tra sabato e domenica grazie all’opera dei Nas. Dall’ispezione è risultato che i lotti erano destinati in Belgio. Tutti i lotti in uscita vengono controllati dai Nas.
Con questa comunicazione, Palazzo Chigi smorza sul nascere la polemica su 29 milioni di dosi del vaccino AstraZeneca ferme nello stabilimento Catalent di Anagni, come scritto oggi dalla Stampa.
Le dosi, secondo quanto si apprende, non sono bloccate e sono destinate al Belgio in qualità di base logistica, da dove verranno smistate solo fra gli Stati membri.
“Sta ad AstraZeneca commentare le intenzioni dell’azienda in merito alle quasi 30 milioni di dosi di vaccino che si trovano in Italia” ha affermato il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, in conferenza stampa.
“Al momento non sono previste esportazioni oltre ai paesi COVAX” dice AstraZeneca in una nota. “Ci sono 13 milioni di dosi di vaccino in attesa di rilascio del controllo qualità per essere inviate a COVAX come parte del nostro impegno a fornire milioni di dosi ai paesi a basso reddito: il vaccino è stato prodotto al di fuori dell’UE e portato nello stabilimento di Anagni per essere riempito in fiale”. Le altre 16 milioni di dosi sono per l’Europa. L’UE, rileva l’azienda, “sostiene pienamente la fornitura di paesi a basso e medio reddito attraverso lo strumento COVAX”.
(da “Huffingtonpost”)
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